Catanzaro-Cesena 1-0, Iemmello: “Vogliamo sognare”

di CARLO MIGNOLLI

“Vogliamo sognare fino in fondo”.

Queste le parole del capitano del Catanzaro e autore del gol vittoria Pietro Iemmello al termine della prima gara dei playoff Serie BKT contro il Cesena terminata per 1-0 allo stadio “Ceravolo”.

Complimenti al gruppo “Faccio i complimenti ai miei compagni, perché non era facile. Giocavamo contro una squadra forte e dopo aver subito il rigore c’era un po’ di paura nell’aria. Per fortuna siamo tornati subito in campo il giorno dopo e l’abbiamo trasformata in energia positiva. Oggi abbiamo sofferto quando c’era da soffrire. È una cosa che durante l’anno abbiamo fatto solo a tratti. Ora, invece, sono tre partite che soffriamo tutti insieme, ed è quello che ci serve per affrontare partite come queste. Sono match complicati, in cui bisogna anche prevenire, stare attenti ai dettagli”.

Su Pigliacelli “Prima di me, è stato bravissimo Mirko a parare il rigore. Ha indirizzato l’inerzia della partita: se il Cesena avesse segnato, si sarebbe creato un clima negativo, saremmo stati costretti a inseguire. Invece lui ha fatto una parata importante, poi è arrivato quel pallone in area e sono stato bravo a finalizzarlo”.

Crederci “Vorrei che tutta Catanzaro sognasse questa promozione come la sogno io. Lo scorso anno è stato diverso: siamo arrivati ai play-off con tanti infortuni e abbiamo giocato una partita di 120 minuti molto carica emotivamente. A Cremona poi ci hanno sovrastati. Ma questa squadra non ha più nulla di quella dello scorso anno: siamo cambiati tatticamente, nei giocatori, nell’atteggiamento”.

Differenza con l’anno scorso “Dell’anno scorso è rimasto solo il gruppo, 8-10 ragazzi che sanno cosa significa stare insieme, dare una direzione ai nuovi. Abbiamo faticato i primi tre mesi proprio per questo: abbiamo dovuto rigenerarci. Sono stati bravi i direttori, bravo mister Caserta e il suo staff: persone vere, prima ancora che professionisti. Rispetto a un anno fa giochiamo in maniera totalmente diversa. L’anno scorso eravamo più posizionali, oggi siamo dinamici, abbiamo qualità. Qualcuno dice che non ne abbiamo? Per me invece abbiamo 5 o 6 giocatori di qualità vera. E un anno in più sulle spalle fa la differenza”.

Il passaggio del turno e i tifosi “Siamo in semifinale. Non partiamo coi favori del pronostico: lo Spezia è arrivato terzo dietro due corazzate come Cremonese e Palermo. Ma nei play-off può succedere di tutto. Anche la squadra meno accreditata può andare avanti. Speriamo mercoledì di avere le stesse persone allo stadio, non di più - scherza il capitano - perché portano male”.

Sul Ceravolo “Oggi ho sentito un incitamento che non avevo mai sentito prima quest’anno. È stato bellissimo. E mi rende orgoglioso ricevere quel tipo di sostegno. Si è rivisto il Ceravolo bello, quello positivo, che nei momenti difficili carica la squadra. Molti avversari ci hanno detto che è difficile giocare qui e oggi si è rivisto quel tipo di stadio. Mancano due partite, forse quattro. Serve fortuna, testa, cuore. E bisogna sognare. Io lo sogno, come lo sognano tutti i miei compagni, la società e lo staff”.

L’emozione sotto la curva “Mi sono emozionato perché ho liberato mesi di tensioni. Sono felice di essere di nuovo in semifinale play-off con questa squadra. Non è scontato: il Catanzaro parte ogni anno per salvarsi e invece siamo qui a giocarci qualcosa di enorme. Non abbiamo nulla da perdere. Vogliamo solo sognare. E sogneremo”.

L’obiettivo “Il presidente ci ha fatto vedere in settimana un video bellissimo, segno che anche la proprietà vuole misurarsi con la Serie A. C’è un premio molto importante messo sul piatto. Questo dimostra che nessuno ha voluto concludere la stagione pensando ad altro. Adesso abbiamo due partite per dimostrare tutto. Se andrà bene, ci giocheremo la finale. Se no, testa alta sempre”.

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