Cosenza, il Presidente Succurro incontra i Sindacati della Polizia di Stato

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Rosaria Succurro
  26 marzo 2024 20:40

di ALESSIA DE SANTO

Questo pomeriggio, nella Sala Giunta del Palazzo della Provincia di Cosenza, si sono riuniti i sindacati della Polizia di Stato insieme a Rosaria Succurro, Presidente della Provincia di Cosenza e Sindaco di San Giovanni in Fiore, per rispondere all’appello contro la chiusura del Reparto Prevenzione Crimine Calabria. Presenti i rappresentanti provinciali di SIULP, SAP, SIAP COISP, FSP POLIZIA E SILP-CGIL, che hanno mosso le accuse sull'ipotetica chiusura del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale di Cosenza, con sede a Rende, a causa di un progetto di revisione e di razionalizzazione degli uffici dedicati al controllo del territorio. Sospetto al quanto fondato che, come tengono a sottolineare in sala, potrebbe favoreggiare la criminalità organizzata del nostro territorio.

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L'unione deve essere effettiva, queste le principali parole che aleggiano in sala durante la riunione, unione che porterebbe le forze dell'ordine ed i cittadini a vivere sereni. "Perdere un presidio di legalità è sempre una sconfitta per tutti, e faremo il possibile perchè questo luogo rimanga nel territorio cosentino": queste le parole di Luca Medicino segretario regionale Siulp Calabria, con l'augurio da parte sua che, con l'aiuto del Presidente Succurro, si possa trovare una soluzione a questa minaccia. 

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La stessa presidente Succurro annuncia l'intenzione di richiedere un ulteriore incontro con i vertici per poter discutere appunto su questa estrema possibilità di evitare la chiusura o spostamento del Reparto Prevenzione Crimine per far luce su questa richiesta e cercare di capire quali sono le effettive necessità nell'avere un tale reparto nella provincia. Il Reparto, infatti, rappresenta una importante task force di intervento rapido della Polizia di Stato, le cui pattuglie operano per la maggior parte nella provincia di Cosenza, la quinta in Italia per estensione e seconda nel Sud, il cui territorio è pari al 44,1% della superficie calabrese; inoltre le UOA (Unità operative automontate) lavorano con iterazione nella provincia di Crotone e per esigenze particolari anche fuori dalla regione. Ovvie quindi le motivazioni di sgomento delle stesse forze dell'ordine; si attendono nuovi riscontri

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