La sfida globale dell’innovazione passa attraverso la potenza di calcolo. Oggi i sistemi più avanzati, come El Capitan in California – il supercomputer più potente al mondo – e Leonardo del CINECA a Bologna, hanno già cambiato la traiettoria di ricerca, sanità e industria. È in questo scenario che la Calabria si candida a ospitare un High Performance Computing (HPC) di nuova generazione, sostenibile e ad altissime prestazioni, per mettere la regione e il Paese al centro delle strategie digitali europee ed attrarre grandi imprese con le quali le aziende calabresi che operano nel digitale avranno la possibilità di lavorare e di crescere.
UN GREEN HPC: POTENZA DI CALCOLO E SOSTENIBILITÀ
Il progetto prevede la realizzazione in Calabria di un supercalcolatore specializzato in intelligenza artificiale e supercalcolo scientifico, con capacità di elaborazione tra le più avanzate d’Europa. A renderlo unico è l’impostazione green: l’86% del fabbisogno energetico regionale già coperto da rinnovabili e l’uso di sistemi idrici per il raffreddamento lo posizionano come infrastruttura ad alta tecnologia e a basso impatto ambientale. Una piattaforma che potrà supportare pubbliche amministrazioni, imprese e università, generando nuovi servizi digitali e accelerando processi decisionali complessi.
PIETROPAOLO: UN’OPPORTUNITÀ STRATEGICA PER IL PAESE
In questi anni la Regione non si è risparmiata rispetto alle nuove sfide dell’innovazione lavorando a testa bassa per rendere la Calabria una terra proiettata con testa e piedi nel futuro. Anche su questo, infatti, ha lavorato il vicepresidente della Giunta regionale Filippo Pietropaolo, con delega alla Transizione digitale, mettendo sul tavolo una proposta di respiro internazionale, presentata nel corso del World Artificial Intelligence Festival di Cannes, che pone la nostra regione tra i principali hub per il rafforzamento della rete italiana del supercalcolo. L’intelligenza artificiale e il quantum computing stanno cambiando la nostra società – ha spiegato – e per esprimere tutto il loro potenziale hanno bisogno di infrastrutture di calcolo avanzato. L’Italia ha già eccellenze come il Cineca a Bologna, ma oggi la Calabria può diventare il tassello che completa questa rete, mettendo a disposizione sostenibilità, energia e competenze.
DAL PRIMATO CALIFORNIANO AL MODELLO SOSTENIBILE MEDITERRANEO
Il progetto calabrese, inoltre, si inserisce in un contesto internazionale in cui i giganti del supercalcolo, come El Capitan in California – oggi il supercomputer più potente al mondo con una capacità di oltre 1,7 exaflops – definiscono le frontiere della ricerca e della sicurezza globale. L’HPC che la Regione propone di realizzare, invece, non compete su quella scala ma rappresenta un modello diverso e complementare: una piattaforma green e sostenibile, con potenza di calcolo nell’ordine delle decine di petaflops, alimentata per l’86% da energie rinnovabili e con sistemi di raffreddamento idrico a basso impatto. Un’infrastruttura che, con un investimento stimato di circa 200 milioni di euro, potrà supportare l’intelligenza artificiale, la sanità digitale, la ricerca e la pubblica amministrazione, posizionando la Calabria come polo mediterraneo del supercalcolo e dell’innovazione sostenibile.
FILIERA DELL’INNOVAZIONE E NUOVE COMPETENZE
L’HPC calabrese si inserisce in un ecosistema in crescita fatto di startup, PMI e università già impegnate nel digitale. Il progetto prevede anche la nascita di una Academy tecnologica per la formazione di competenze specialistiche, in grado di offrire ai giovani calabresi opportunità di lavoro qualificato nei campi dell’IA, dell’hardware avanzato e dei sistemi. “Non è solo tecnologia – ha ribadito Pietropaolo – ma una leva di sviluppo che può attrarre investimenti, trattenere talenti e creare nuove occasioni per imprese e cittadini”.
NEL SOLCO DELLA STRATEGIA DIGITALE NAZIONALE
La proposta si colloca nella più ampia cornice della strategia nazionale per la trasformazione digitale, guidata dal Dipartimento per la Transizione Digitale della Presidenza del Consiglio e dal sottosegretario Alessio Butti, e nella strategia quantistica europea a cui partecipa anche l’Italia. La Calabria – conclude Pietropaolo – ha oggi tutte le carte in regola per essere al centro del futuro digitale del Paese e dell’Europa. Non siamo più periferia: con un HPC green possiamo diventare il motore di un nuovo modello di sviluppo, sostenibile e innovativo.
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