Dalle indagini sarebbe emersa una catena di negligenze e sottovalutazioni, aggravata da carenze strumentali e inefficienze operative
21 luglio 2025 20:05Compariranno il prossimo 14 gennaio davanti ai giudici del Tribunale di Crotone i sei militari italiani, quattro della Guardia di finanza e due della Guardia costiera, accusati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo nel secondo troncone di indagine sul naufragio dei caicco Summer Love avvenuto il 26 febbraio 2023 davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, nel crotonese, che ha provocato 94 vittime, tra cui 35 minori, e un numero imprecisato di dispersi. Il giudice dell’udienza preliminare Elisa Marchetto ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della repubblica di Crotone Pasquale Festa e ha disposto il rinvio a giudizio per tutti e sei gli indagati.
Si tratta di Giuseppe Grillo (56 anni), capo turno della sala operativa del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia; Alberto Lippolis (50), comandante del Roan di Vibo Valentia; Antonino Lopresti (51), ufficiale in comando tattico della Guardia di Finanza; Nicolino Vardaro (52), comandante del Gruppo aeronavale di Taranto; Francesca Perfido (40), ufficiale della Guardia Costiera in servizio presso l’Imrcc di Roma e Nicola Nania (51), in servizio alla Capitaneria di porto di Reggio Calabria nella notte del naufragio.
Dalle indagini sarebbe emersa una catena di negligenze e sottovalutazioni, aggravata da carenze strumentali e inefficienze operative. Fondamentale, secondo gli inquirenti, è stata anche la mancanza di coordinamento tra Guardia di finanza e Guardia costiera. Secondo la tesi accusatoria, le autorità si sarebbero attenute rigorosamente alla distinzione tra intervento di polizia e intervento di soccorso non attivando tempestivamente nessuna delle due azioni, violando così l’obbligo primario di tutelare la vita umana in mare, anche in presenza di condotte imprudenti da parte degli scafisti.
Il sostituto procuratore Pasquale Festa ha parlato di “gravi negligenze” che avrebbero violato anche le linee guida stabilite nel tavolo tecnico del 2022. I ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture sono stati chiamati come responsabili civili, in quanto datori di lavoro degli imputati, insieme a Consap e Sara Assicurazioni. Sarà il Tribunale di Crotone a stabilire in sentenza se saranno tenuti a risarcire le parti civili. Il giudice Marchetto ha ammesso tutte le costituzioni di parte civile presentate da superstiti e familiari delle vittime del naufragio, affermando che eventuali contestazioni “attengono al merito” e saranno valutate in dibattimento. Accolta anche la costituzione di parte civile per alcune delle principali Ong attive nel soccorso in mare. Secondo il giudice, queste organizzazioni “sono immedesimate nella tutela della vita e dell’incolumità individuale in mare”. Sono state invece rigettate 27 richieste provenienti da associazioni per i diritti dei migranti e da due cittadini pakistani già condannati come scafisti del caicco Summer Love.
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