Quartiere Cava di Catanzaro, la segnalazione: “Il letto del fiume invaso dalla vegetazione è un pericolo”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Quartiere Cava di Catanzaro, la segnalazione: “Il letto del fiume invaso dalla vegetazione è un pericolo”


  14 settembre 2025 10:21

Dopo l’incendio che quest’estate ha minacciato il quartiere Cava di Catanzaro, arrivando a lambire alcune abitazioni, cresce l’allarme dei residenti. Il fuoco, che aveva raggiunto una zona molto vicina alle case, ha riacceso l’attenzione su un problema irrisolto: il letto del fiume che attraversa l’area è ormai invaso dalla vegetazione e mai realmente ripulito da anni.

A segnalare la criticità è un residente della zona, che dichiara: “Sono due anni che non viene effettuata una pulizia seria del canalone. L’ultima volta sono passati con un escavatore, ma invece di rimuovere davvero la vegetazione l’hanno semplicemente schiacciata. Così facendo, il letto del fiume si riduce anno dopo anno”.

Il problema - spiega - non riguarda soltanto l’estetica o la presenza di animali selvatici: “Cinghiali e insetti ci sono, ma la vera preoccupazione è l’inverno. Con le piogge, se il canalone resta ostruito, il rischio di esondazioni o di incendi come quello che abbiamo vissuto diventa altissimo. Le canne sono più alte delle case”, aggiunge.

La paura maggiore nasce dalla presenza di abitazioni proprio a ridosso del canale, tra cui quelle di persone anziane e con disabilità: “Diverse famiglie abitano a pochi metri dal canale. In caso di incendio o di piena, sarebbe una tragedia”, afferma.

Durante l’estate, le fiamme avevano già sfiorato la zona, creando momenti di panico tra gli abitanti: “Quest’anno è andata bene, ma la prossima volta potremmo non essere così fortunati”, commenta con preoccupazione.

Molti residenti chiedono quindi un intervento immediato da parte delle istituzioni. La vegetazione nasconde ormai le sponde del canale e rende impossibile persino vederne il fondo: “Sono due anni che denunciamo la situazione, ma nessuno interviene seriamente. Non è un problema personale, è un problema di sicurezza per tutti”, conclude il residente.

 


Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.