"C’era una volta la Pineta di Giovino. Oggi, invece, c’è un susseguirsi di denunce, foto e commenti amareggiati che raccontano una realtà ben diversa.
Uno dei luoghi più suggestivi della città trasformato in simbolo di abbandono. E allora diventa inevitabile chiedersi: quanto ancora dovremo far finta che il problema sia il passato, mentre il presente affonda tra incuria e silenzi?
La verità è che, tra chi sporca senza ritegno e chi amministra senza visione, Giovino oggi si ritrova ostaggio di un degrado mai visto prima. Certo, l’inciviltà di alcuni cittadini è innegabile ma un livello così diffuso di abbandono – dalla Pineta alle spiagge, fino all’intero quartiere marinaro – non si spiega solo con i rifiuti lasciati a terra.
E mentre i nostalgici più fedeli del “mai realizzato cambiamento” continuano a invocare vecchi colpevoli, a noi sembra evidente che il tempo degli alibi sia finito. Il degrado ha oggi una sola responsabilità: quella di chi governa.
Prendiamo la famosa "task force" per il quartiere marinaro, annunciata all’indomani dell’elezione. Nessuno l’ha mai vista. È stata mai attivata? O era solo un titolo da campagna elettorale?
Eppure, intervenire sarebbe ancora possibile. Servirebbe una presenza costante sul territorio, una programmazione chiara, un’assunzione di responsabilità visibile, concreta, quotidiana.
Dopo tre anni, non si può più parlare di eredità del passato. È tempo di scegliere se continuare a raccontare scuse o iniziare a scrivere soluzioni. E la prima potrebbe essere semplice: ricominciare da Giovino. Sul serio, stavolta".
Così in una nota i consiglieri Eugenio Riccio e Lea Concolino.
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