A Catanzaro le scuole riaprono, ma i genitori di Pascoli e Aldisio ne chiedono il rinvio al 7 gennaio. L'Asp non dà garanzie

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images A Catanzaro le scuole riaprono, ma i genitori di Pascoli e Aldisio ne chiedono il rinvio al 7 gennaio. L'Asp non dà garanzie
Il sindaco, Sergio Abramo
  29 novembre 2020 18:22

di STEFANIA PAPALEO

Contagi in aumento, ospedali al collasso, tamponi fantasma. Ma l'Asp che fa? Rassicura sulla presenza di un infermiere per ogni Istituto scolastico della città, con tamponi rapidi al seguito. E questo, secondo l'Azienda sanitaria provinciale, che in ogni caso sta facendo sforzi enormi nonostante i problemi ormai noti, dovrebbe bastare al sindaco, Sergio Abramo, per aprire in tutta sicurezza le scuole, stando alle ultime comunicazioni fornite in tal senso. Ma la sicurezza dov'è? Se lo chiedono in massa studenti, genitori e gli stessi docenti, mal disposti a chiudere gli occhi davanti alle criticità evidenti nella gestione del Covid 19 in città. E, alla vigilia della temeraria riapertura delle scuole, in molti stanno tentando di ottenere il prolungamento della Dad almeno fino a 7 gennaio.

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Dopo la presa di posizione in tal senso di alcuni genitori dell'Istituto comprensivo Patari-Rodari e dell'Istituto comprensivo Materdomini, una dettagliata analoga richiesta arriva oggi dal Consiglio d'Istituto IC Pascoli Aldisio, per ottenere appunto il prolungamento della chiusura di entrambi i plessi fino al 7 gennaio", con motivazioni condivise dalla quasi totalità dei genitori interessati.

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Nella lettera in questione, il presidente e il vice presidente del Consiglio d'Istituto, l'avvocato Nicoletta Politelli e il dott. Gianluca Barbuto, partono da un dato di fatto incontrovertibile, ovvero dalla presenza di casi di positività all'interno della scuola ancora in attesa di tampone dell'Asp, che possa confermare l'esito dei tamponi privati ai quali si sono sottoposti nel tempo, nonostante la richiesta dei rispettivi pediatri o medici di base. Quindi, in considerazione dell'aumento dei contagi "contenuti nelle scuole solo per via della chiusura delle stesse", degli ospedali ancora in ginocchio e delle festività natalizie ormai imminenti, che provocherebbero un ulteriore disagio per gli studenti che, il tempo di riabituarsi alle aule, dovrebbero "staccare" ancora una volta fino a gennaio, non si ritiene sussistano i presupposti per la riapertura.

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Da qui la richiesta di prolungare la chiusura dell'Istituto comprensivo fino al 7 gennaio e "comunque compatibilmente con la crescita della curva dei contagi".

 

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