Anche Santa Caterina dello Ionio vieta le antenne 5G

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Francesco Severino
  06 giugno 2020 13:16

di EDOARDO CORASANITI

Sulla costa ionica catanzarese soffia il vento contrario al 5G: dopo il Comune di Badolato (LEGGI QUI) anche Santa Caterina dello Ionio dice no agli impianti di nuova tecnologia.

Ieri il sindaco Francesco Severino ha emanato un’ordinanza con la quale vieta  “a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di Santa Caterina dello Ionio, applicando il principio precauzionale sancito dall’unione Europea, in attesa del termine delle valutazioni degli uffici interni ed in subordine all’emanazione di linee guida aggiornate da parte gli organismi di tutela della salute e dell'ambiente nazionali e regionali basati sui dati scientifici più aggiornati, fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’international Agency for Research on Cancer.

Nell’atto amministrativo si leggono una serie di premesse già richiamate in molte ordinanze di altri sindaci che hanno alzato i muri contro le antenne del 5G: decisioni del TAR del Lazio, risoluzioni del Parlamento europeo, studi e rilevazioni che sostengono come le radiofrequenze del 5G “sono del tutto inesplorate, mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa installazione di milioni di nuove antenne che, inevitabilmente, andranno a sommarsi alle decine di miglia di Stazioni Radio Base ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G, 3G, 4G oltre alle migliaia di ripetitori Wi-Fi attivi”.


Di fatto, dunque, nonostante nessuno studio scientifico abbia dimostrato potenziali effetti nocivi degli impianti a 5G, la direzione intrapresa dal Comune di Santa Caterina (come Badolato) è quella di censurare preventivamente la nuova tecnologia in via preventiva.

Gli studi infatti prendono “atto dell’assenza di dati rilevanti sulla pericolosità del 5G ma allo stesso tempo riconoscono possibili effetti, non facilmente quantificabili, dell’elettromagnetismo e pertanto richiamano il principio di precauzione”, come scrive l’avvocato Innocenzo Genna su La Stampa in un articolo in cui, oltre a smentire categoricamente la bufala della correlazione tra 5G e Coronavirus (la teoria è stata bocciata da qualsiasi comunità scientifica riconosciuta e qualificata), si offrono diversi chiavi di lettura del fenomeno.

Intanto proprio il 9 marzo scorso il consiglio comunale di Santa Caterina dello Ionio aveva approvato lo schema di contratto preliminare di cessione del diritto di superficie di una località del Comune.

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La decisione non trova d’accordo l’opposizione (Raffaele Pilato, Stella Criniti e Francesco Lazzaro) che, oltre ad evidenziare un rischio di perdite economiche per le casse dell’amministrazione, evidenziava come “con la cessione del diritto di superficie la società beneficiaria sarebbe autorizzata ad installare anche altre strumentazioni, per come è previsto nello schema del contratto all’esame del Consiglio, per cui dice che la stessa potrebbe attivare forme tecnologiche come il 5 G ed il 6 G di cui non si conoscono gli effetti sulla salute delle persone”, evidenzia Pilato nella seduta del consiglio comunale convocata d'urgenza. Il sindaco di Santa Caterina su entrambi i fronti non ha dubbi: l’ente avrà un ricavo superiore rispetto a quanto previsto ed inoltre “nessuno ha parlato di nuove tecnologie nocive alla salute”.

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In una nota del 5 maggio girata al presidente del consiglio comunale, al sindaco, ai consiglieri comunali di maggioranza, al segretario comunale responsabile U.T.C., i consiglieri di minoranza Pilato, Criniti e Lazzaro hanno chiesto di non dare seguito alla deliberazione del Consiglio comunale del 9 marzo 2020, comunicando alla società di telefonia acquirente “quali sono le condizioni del comune vale a dire mantenimento dell’area in affitto e mantenimento della tecnologia esistente senza riconversioni o sperimentazioni, diversamente, alla conclusione dell’anno solare 2020, risoluzione del contratto”.

Fino all’ultimo atto: l’ordinanza del sindaco Severino che vieta qualsiasi forma di sperimentazione del 5G a Santa Caterina dello Ionio.


 

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