di GABRIELE RUBINO
Si avvicina il consueto monitoraggio settimanale dei parametri che determinano la collocazione nelle fasce colorate. La Calabria è in zona arancione da lunedì 12 aprile, classificazione che dovrebbe essere confermata anche nella valutazione di domani e quindi con le misure che resteranno uguali anche per la prossima settimana. Non fosse altro perché per far scattare in automatico la zona rossa si dovrebbe avere un'incidenza cumulativa settimanale di 250 casi per 100 mila abitanti oppure (come accaduto a fine marzo) il valore inferiore dell'intervallo di confidenza dell'Rt puntuale superiore a 1,25.
IL VALORE DELL'RT (E LA DIFFERENZA RISPETTO AI POSITIVI DEI BOLLETTINI)-Per quanto riguarda quest'ultimo, il valore dell'indice di contagiosità (la stima puntuale tiene conto dei casi sintomatici notificati attraverso il flusso dell'Iss e non del totale dei positivi che si vedono nei bollettini giornalieri) sarà ufficializzato domani, ma, secondo quanto appreso, non dovrebbe superare l'asticella 'rossa'. In caso contrario, la Cabina di regia presso il ministero della Salute farà scattare le misure più restrittive dalla prossima settimana.
L'INCIDENZA PER 100 MILA ABITANTI- Per quanto riguarda l'incidenza cumulativa invece, seppure il dato è in ascesa si è ancora lontani da 250. Mentre il monitoraggio avviene per la settimana dal 5 all'11 aprile, per l'incidenza si usano numeri più aggiornati cioè la settimana fino al 15 aprile e, a differenza di altre rilevazioni, si usano i numeri dei positivi comunicati alla Protezione civile (quindi quelli dei bollettini). L''incidenza cumulativa è salita a 184 casi per 100 mila abitanti, nella settimana precedente era a 138. A preoccupare è il Cosentino con un valore di 223,5 e il Crotonese di 218. Più contenuti i valori nel Catanzarese (167,5), nel Reggino (151) e nel Vibonese (144). La percentuale dei positivi rispetto ai tamponi effettuati in settimana è ancora aumentata. Infatti ammonta al 15,7%, uno dei valori più elevati in Italia.
LA PRESSIONE SUGLI OSPEDALI- La pressione sulle strutture ospedaliere rimane elevata nei reparti di area medica. Negli ultimi giorni si è stabilizzato attorno al 50%, mentre la soglia di allerta è al 40%. Nei dati del monitoraggio (che hanno sempre qualche giorno di ritardo) invece il tasso di occupazione delle Terapie intensive dovrebbe rimanere al di sotto della soglia critica del 30%, anche se proprio nella giornata di oggi, dopo parecchio tempo, è stato superato arrivando al 32%.
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