Calabria zona gialla: cosa cambia da domenica 13 dicembre

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  11 dicembre 2020 20:16

di GABRIELE RUBINO

La Calabria da domenica 13 dicembre sarà zona gialla. E' la prima volta da quando il Governo ha introdotto le aree colorate per individuare le zone a maggior rischio che la regione si trova in quello più basso. E' stata zona rossa fino a due settimane, quando ci fu il passaggio in zona arancione. Con le nuove misure applicabili, previste dal Dpcm del 3 dicembre, le principali novità riguardano gli spostamenti e le attività di ristorazione.

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SPOSTAMENTI ANCHE FRA COMUNI FINO AL 20 DICEMBRE- In zona arancione, i calabresi si sono potuti spostare liberamente soltanto all'interno del proprio comune fra le 5 e le 22. Al di fuori di questo orario, così per dirigersi verso altri comuni e verso altre regioni dovevano ricorrere le comprovate esigenze: motivi di lavoro, di salute o altre giustificazioni essenziali. Da domenica 13, viene meno questo limite, pur restando il coprifuoco dalle 22 alle 5

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ATTIVITA' DI RISTORAZIONE CON SERVIZIO AL TAVOLO FINO ALLE 18- In tutte queste settimane, bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie sono state obbligate al solo asporto fino alle 22 o alla consegna a domicilio (senza limiti di orario). Con il passaggio in zona gialla, potranno tornare a servire i propri clienti ai tavoli fino alle 18. Non cambia niente per gli altri negozi al dettaglio 'riaperti' da due settimane, tuttavia resta il divieto di apertura per quelli all'interno dei centri commerciali (ad eccezione di alimentari, farmacie e parafarmacie, sanitarie, tabacchi, edicole e vivai) nei giorni pre-festivi e festivi.

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COSA SUCCEDE DOPO?- Dal 21 dicembre al 6 gennaio, anche se si è in zona gialla, il Dpcm prevede una stretta. Sono vietati tutti gli spostamenti tra Regioni diverse e da/per le Province autonome di Trento e Bolzano, anche per raggiungere le seconde case. Su tutto il territorio nazionale resta il divieto di spostarsi dalle ore 22 alle ore 5. Il 31 dicembre questo divieto è esteso dalle ore 22 alle ore 7 del mattino del primo gennaio. Saranno sempre consentiti (anche nelle ore notturne) gli spostamenti per esigenze lavorative, necessità o per motivi di salute. Nei casi di necessità rientra anche la possibilità di prestare assistenza a persone non autosufficienti. In ogni caso, è sempre consentito il rientro nel Comune in cui si ha la residenza, il domicilio o in cui si abita con continuità o periodicità. Ciò permetterà, ad esempio, il ricongiungimento di coppie che sono lontane per motivi di lavoro ma che convivono con una certa frequenza nella medesima abitazione.

NATALE, SANTO STEFANO E IL PRIMO DELL'ANNO- Per il momento nei giorni 25 e 26 dicembre e primo gennaio sono vietati su tutto il territorio nazionale anche gli spostamenti tra Comuni. Tuttavia il governo ha aperto all'ipotesi del dietrofront consentendo la mobilità fra comuni anche nei giorni di festa, anche se ancora è da stabilire in che termini e se ci saranno delle puntualizzazioni.

 

 

 

 

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