di EDOARDO CORASANITI
Calciopoli: condannato solo l’ex amministratore unico della società, Antonio Aiello, a due anni di reclusione. Gli altri imputati (difesi dagli avvocati Amedeo Bianco, Aldo Aloi, Antonella Canino e Nunzio Raimondi) sono stati tutti assolti "perché il fatto non sussiste". L’inchiesta è figlia di un’altra indagine, “Contrattopoli”, che, sempre con l’accusa di bancarotta fraudolenta, aveva portato all’iscrizione, nel registro degli indagati, di 13 ex calciatori delle Aquile e dei due vertici, Aiello e Catalano. I sette del secondo filone (nato dalla denuncia dell’avvocato della squadra, Sabrina Rondinelli), invece, secondo la Procura, avrebbero provocato con dolo e per effetto di operazioni dolose il fallimento della società nella stagione 2010-2011.
Gli assolti
Bove Pasquale
Catalano Filippo
Corapi Francesco
Ciano Ivano
Bruno Alessandro
De Franco Ciro
Benincasa Giuseppe
Montella Antonio
Mosciaro Manolo
Mancinelli Roberto
Vono Alessandro
Lodi Davide
Di Maio Davide
Di Cuonzo Stefano
Di Meglio Giovanni Giuseppe
Ferreira Josè
Di Piero Filippo Vito
Ngandira Mabundu Isis
Martirenez Martinez Juan Jose
Mbasjnkatu Meli Claudio
Soluri Giuseppe
Revocato il sequestro della somma di 125 mila in favore di Corapi, Bruno, Mosciari, Vono e De Franco.
Il Collegio era presieduto da Alessandro Bravin (a latere: Clausi e Pizzi; cancelliere Elisa Gallo).
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