Chiaravalle, il concorso per vigili finisce in tribunale

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Ricorso al Tar dei candidati esclusi. Sullo sfondo, le proteste dell’opposizione che da mesi denunciano irregolarità e forzature nel bando

  14 novembre 2025 15:35

Il concorso per l’assunzione di nuovi vigili urbani a Chiaravalle Centrale finisce nelle aule del TAR Calabria: la Giunta comunale, con propria delibera, si è costituita in giudizio contro il ricorso presentato da alcuni candidati esclusi dalla selezione, trasformando una vicenda già da tempo contestata in uno scontro istituzionale destinato a spostarsi sul piano giudiziario.

Secondo quanto riportato nell’atto, il ricorso – notificato al Comune all’inizio di novembre e corredato da istanza cautelare – contesta le modalità con cui è stato gestito il concorso per agenti di polizia municipale, chiedendo al giudice amministrativo di intervenire su esclusioni e scelte procedurali ritenute non corrette dai ricorrenti. Proprio la presenza dell’istanza cautelare ha spinto la Giunta a ritenere “opportuno e necessario” costituirsi davanti al TAR per difendere l’operato dell’Ente.

Con la stessa deliberazione la Giunta ha conferito incarico legale all’avvocato Fabrizio Costarella, chiamato a rappresentare il Comune nel giudizio amministrativo. Al responsabile del settore Affari generali spetterà invece il compito di predisporre e curare tutti gli adempimenti consequenziali, dagli atti interni alla trasmissione della documentazione richiesta.

La decisione arriva dopo mesi di polemiche politiche. L’opposizione consiliare, in particolare, aveva più volte sollevato dubbi sulla regolarità del bando e delle diverse fasi concorsuali, contestando – anche con note e osservazioni formali – alcuni criteri di ammissione dei candidati e l’uso delle cosiddette “ammissioni con riserva”. Nelle denunce dei consiglieri di minoranza erano stati richiamati i principi di trasparenza, imparzialità e parità di trattamento che dovrebbero guidare ogni procedura concorsuale pubblica, arrivando a evocare anche precedenti giurisprudenziali in materia.

Ora la parola passa al TAR, che dovrà entrare nel merito delle doglianze dei ricorrenti e delle difese del Comune. Sullo sfondo resta una città divisa, con una parte dell’opinione pubblica che chiede chiarezza assoluta su ogni passaggio del concorso e un’amministrazione chiamata a dimostrare di aver agito nel rispetto rigoroso delle norme.


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