Comunali, il commento di Salvatore Belfiore sulla “sedicente sinistra”

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Salvatore Belfiore
  19 giugno 2022 21:07

Riceviamo e pubblichiamo 

Giornalmente sui social ricevo dei commenti pubblici e privati, che vertono sempre su critiche personali in merito a quello che scrivo e penso e ai miei lavori. Mi "ricordano" che io, nella vita, insegnerei yoga e mi occuperei professionalmente di comunicazione e crescita personale e che, quindi, di fronte alla situazione socio politica attuale, dovrei chiudere gli occhi, prendere dei respiri profondi, magari recitare dei mantra o sorridere e annuire imitando le statue del Buddha... Avrei potuto fingermi un intrepido volontario di qualche ONG prezzolata in Guatemala, ma sono calabrese, vivo a Catanzaro e ho deciso di tornarci nel 2012 e la situazione socio politica della mia città e della mia regione mi stà a cuore. E per dieci anni ho fatto politica attiva, militando in prima linea e spendendomi senza tregua, ogni giorno.

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Senza, ovviamente ricevere il benché minimo ritorno economico/lavorativo etc etc... Anzi, pura e semplice militanza vera. Ho conosciuto, ahimè, anche le esperienze delle famose "candidature di servizio" in occasione delle elezioni, prima con Scalzo, poi con Fiorita. Non rimpiango nulla, ma sono davvero felice di essere fuori da tutti questi contenitori effimeri. Soprattutto perché, dopo questi quasi tre anni di delirio collettivo pandemico sanitario, ho assistito e assisto giornalmente al completo smantellamento sistematico di tutto quello che un tempo si pensava dovesse attenere al mondo della politica e dell'attivismo reale oltre che allo “stato di diritto”. E sono davvero stanco e annoiato e no, non basteranno lo yoga e tutto quello che pratico giornalmente. Le mie pratiche non hanno una funzione "sedativa" e obnubilante della coscienza...non sono una "fuga" dalla realtà come molti ignoranti possono pensare e ripetono impropriamente...Le pratiche spirituali vere ed efficaci, risvegliano la Coscienza, donano consapevolezze nuove e permettono di vedere dentro e fuori di sé aspetti che, magari, prima non si scorgevano. Mi fanno letteralmente orrore questi continui articoli e battibecchi sterili sui social e sulle testate locali in merito alla purezza/non purezza ideologica di Donato o alla assoluta e incontrovertibile necessità che Fiorita diventi sindaco. Il tutto rinforzato dai troll del Pd e dei 5stelle che infestano le bacheche locali, ripetendo sempre le solite frasi sugli apparentamenti a destra di Donato..." A ccu apparteni?" si chiede spesso in molti paesi...Esatto, da chi si proviene, ma in questo caso sarebbe anche il caso di dire: " di chi si è proprietà/creatura?" Mi chiedo perchè venga usato come slogan denigratorio il fatto che nella coalizione di Donato ci siano esponenti di destra (lega etc...) mentre il sostegno nel ballottaggio di Talerico (anche lui di destra!) non risulti incoerente.

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Ma la cosa che mi fa più sorridere a tratti, è che nessuno si sia chiesto perché Nicola Fiorita sia "improvvisamente" diventato il candidato scelto da Boccia e dalle segreterie romane, del Partito Democratico. Proprio quel partito...quello che insieme al movimento 5stelle ha portato avanti la catastrofica e disumana narrativa (tutt'ora non conclusa) che ha trasformato il nostro paese in una dittatura sud americana del tampone e del vaccino /green pass obbligatorio. Discriminare e allontanare dai posti di lavoro gli italiani rientra negli ideali della sinistra italiana? Da quando? Cosa mi sono perso? Perché non abbiamo visto il prode Nicola Fiorita e i molti bulletti da tastiera del suo entourage battersi attivamente contro tutte le ingiustizie grossolane e violente che i suoi concittadini hanno subito in questi due anni? Perché Gelsomina Cristallo non ha rischiato di infrangere il coprifuoco e il distanziamento a-sociale per incatenarsi alle porte dell'ospedale pugliese e denunciarne i mille soprusi tutt'ora vigenti? Forse perché non c'erano le telecamere delle emittenti nazionali? O perché la sua funzione e i suoi interventi sono stati e sono tutt'ora telecomandati e strumentali a un certo tipo di propaganda? Con quale coraggio e faccia tosta gente del genere chiede il voto persino agli incivili NO VAX (ricordandogli che il voto è un DIRITTO DEMOCRATICO) evocando l'esistenza di una costituzione garante di diritti inalienabili? Quando appena quattro mesi fa invocava, invece, l'allontanamento dei non vaccinati e dei pericolosi dissidenti nelle piazze (causa certa di contagio collettivo), da ogni ambiente sociale e lavorativo?

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E se anche non lo hanno deliberatamente invocato, l'avere accettato tacitamente e in silenzio l'ABOMINIO DEL GREEN PASS è qualcosa di imperdonabile. E di rivelatorio della vera natura dei loro intenti e fini. Tutto questo per me e per i molti che in questi due anni hanno costruito e continuano a costruire nuovi percorsi umani, sociali e politici (perché la politica è in tutto) è ultra palese. Fare politica non è svegliarsi solo in prossimità delle campagne elettorali e sforzarsi di convincere la gente dell'assoluta opportunità della propria presenza in consiglio comunale o fare articoli e dare consigli non richiesti con l'ego ipertrofico di chi è sicuro di avere tutte le risposte senza avere mai lavorato un giorno della sua vita. L'atteggiamento arrogante ed elitario, di chi pretende di essere in cattedra approcciandosi alla propria città come se tutti gli altri fossero degli inetti, "brutti sporchi e cattivi" è qualcosa che sfiora il ridicolo. Questo tipo di sedicente sinistra, pensa di avere corroborato la sua presa militante sulla cittadinanza attraverso esasperanti e autoreferenziali inaugurazioni di libri con successivi e immancabili apericena e/o degustazioni di vini o oli costosi che non troverete di certo all'Eurospin o attraverso dirette streaming da Riace, con il pugno chiuso a leggere poesie o cantare "bandiera rossa" come i calciatori semianalfabeti cantano l'Inno di Mameli prima di una partita? Il miglior modo per distruggere qualcosa è mantenere la forma di una struttura/ partito/culto e svuotarne deliberatamente i contenuti. Forse, attraverso queste elezioni comunali, la cui strabordante presenza di candidati in stile "io speriamo che me la cavo" dovrebbe già suscitare un grande imbarazzo civico, assisteremo ad un grande e ulteriore risveglio nelle menti e nei cuori di tutti. Soprattutto di chi, ancora, è convinto che per cambiare dentro e fuori, ci si possa avvalere di strutture, forme e linguaggi che sono state costruite e limate nei secoli, dai nostri reali carcerieri di sempre. Sarebbe più onesto evitare di nominare ideali... Fazioni... Teorie... Questi due anni hanno dimostrato che non esiste nulla di ciò in cui abbiamo voluto fingere di credere. O ancora non lo abbiamo capito? O ancora crediamo e ripetiamo (come si faceva negli anni 70) che si debba entrare nelle istituzioni per cambiare il sistema dal "di dentro"? Anche perché, se Catanzaro fa così schifo, è piena di gente così corrotta e ignorante e palesemente indegna della loro preziosissima presenza, mi chiedo perché, ciclicamente, tentino di amministrarla. Su quali consensi spererebbero? Fino ad ora chi li ha votati e sostenuti, quindi? Con il sostegno di chi/cosa? Facendo autoanalisi, non credo di meritarli, non sono abbastanza, non ho mai fatto parte di nessuna élite piccolo/medio borghese e non comprendo il loro linguaggio...la mia limitatissima e popolare coscienza, non reggerebbe l’impatto con siffatte “Illuminate” personalità.

Salvatore Belfiore 

 

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