“Hanno chiuso, blindato il comune e buttato le chiavi, facendo calare un silenzio assordante sulla grande vergogna, ingiustizia e scandalo del caso Torano Castello (paese immune dal contagio, al di là dei casi circoscritti a Villa Torano!), definito addirittura la nuova Codogno, l’ultima zona rossa rimasta dell’intera Calabria e forse di quasi tutto il Paese! E’ questo il danno devastante provocato dalla nuova, ultima ordinanza della Presidente della Regione, Jole Santelli, giustificata e motivata con un dato assolutamente e palesemente falso: il numero dei contagiati del comune che è stato raddoppiato(80) rispetto alle cifre reali(una quarantina, e tutti riconducibili a dipendenti della Rsa e loro familiari)”.
E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli.
“Mentre nella nostra regione i contagi si sono quasi azzerati(oggi uno solo in tutta la regione) e tutta la Calabria e l’intera Italia sono liberi e per le strade solo a Torano Castello continua la vergognosa Prigionia per i quasi 5000 abitanti, con disagi enormi per le famiglie, i bambini, gli anziani, i malati, le persone disabili, i lavoratori tutti bloccati in casa e controllati a vista con posti di blocco ovunque come se fossimo un paese di mafiosi e latitanti da catturare. Paghiamo un prezzo altissimo, assurdo, inaccettabile, sacrificati e affossati, come comune e comunità, per salvare la proprietà di Villa Torano, l’unica che andava chiusa (sia pure temporaneamente), non certo il comune, assolutamente e per fortuna non toccato dall’epidemia. Questo sta accadendo nel silenzio assordante di tutti, partiti, Istituzioni e non solo. Sono rimasto da solo a combattere per difendere il mio comune e la nostra gente. Ma non importa. Sono abituato a combattere le battaglie solitarie e difficili.
L’ho fatto per una vita intera anche per difendere (quando sono caduti in disgrazia, vittime di ingiustizie) tanti di quelli che oggi continuano a tacere di fronte allo scempio in atto contro la nostra comunità. Ma Torano, colpita al cuore, ferita, offesa e devastata nella sua immagine, non si arrende, continua a lottare e saprà presto rialzarsi per riprendersi la sua vita e la sua dignità! La nostra battaglia di verità e giustizia andrà avanti per arrivare subito alla liberazione del nostro comune. Ogni giorno che passa, ogni ritardo della riapertura, è una vergogna, una ingiustizia, uno scandalo e una grande sofferenza per tutta la nostra comunità”!
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