"In un momento difficile come quello attuale ci sono due modi di reagire: quello di chiudersi temendo gli altri e quello, invece, di aprirsi e concertare con chi ci sta intorno una soluzione condivisa al problema. Nell’odierna fase di pandemia globale, è palese che l’unica soluzione non può che essere il coordinamento con gli altri attori (istituzionali e non) del territorio e la condivisione di una visione per trovare una soluzione che tuteli tutti".
Lo scrive Annalisa Apicella, consigliere Comunale di Cosenza
"In quest’ottica di ricerca di azioni di contrasto alla diffusione del virus, quanto più ampie, condivise ed efficaci, ho più volte richiesto uno screening di massa nell’area urbana per metterci al riparo dagli asintomatici, comunque, portatori di COVID19; ho sottolineato in commissione sanità del Comune la necessità di un consiglio comunale aperto alle altre realtà d’ambito, perché la conurbazione attuale di Cosenza con Rende, Castrolibero, Montalto, Mendicino, ecc. accentua le possibilità di contagio dovute agli spostamenti per lavoro o per necessità, che vedono spesso al centro proprio l’area urbana di Cosenza, anche da aree come quelle della PreSila o del Savuto".
"Oggi che, purtroppo, il Pronto Soccorso dell’Annunziata è ancora in piena emergenza, l’ospedale da campo dell’esercito deve ancora entrare pienamente in funzione per i ricoveri, così da alleggerire la condizione dei nostri ospedali, ribadisco questa necessità che deve andare oltre l’interventismo di facciata e le critiche a 360°, pur di dimostrare quanto si è casti e puri. Condivido la richiesta del Consiglio Comunale di Rende: è necessario che tutti i Sindaci dell’area urbana lavorino per un “consiglio comunale allargato” o chiamiamolo pure un “consiglio di ambito”, magari con la partecipazione di Prefetto, Questore, vertici dei Carabinieri e dell’ASP; che in vista del Natale lavori ad una strategia comune di riduzione del rischio di contagio, garantendo collaborazione e trasparenza tra territori limitrofi. Solo così potremo evitare di ritrovarci tra qualche settimana di nuovo in zona rossa, ma ancora peggio di vedere amici e parenti in ospedale, oppure, di vedere salire il bollettino quotidiano di persone colpite da COVID e dei dolorosissimi decessi. Per questo chiedo pubblicamente al mio Sindaco, Mario Occhiuto, di farsi carico di questa richiesta che rispecchia un’esigenza del territorio e una decisione di mero buon senso. Il Covid, come tutti gli specialisti ci dicono, si batte solo se preso in tempo, ecco allora come comunità dobbiamo batterci proprio per questo, evitare il dilagare dei contagi e contenere al massimo e in ogni modo la diffusione del virus, solo così si tutela l’economia del territorio e al contempo la salute di tutti noi".
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