Cotticelli vara una "deroga" al Decreto Calabria per salvare le forniture di farmaci, vaccini e dispositivi medici

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Cotticelli e Oliverio
  25 luglio 2019 23:13

di GABRIELE RUBINO

Dopo gli allarmi sul blocco delle forniture di farmaci e dispositivi medici per Asp e aziende ospedaliere e dopo una riunione in Cittadella con Oliverio e i cinque prefetti della Calabria proprio su questo tema, il commissario Saverio Cotticelli ha firmato oggi un Dca con cui si "aggira" il Decreto Calabria adottato dal governo gialloverde. La deroga, che consiste in una sorta di "sopravvivenza" di due grosse gare della Stazione unica appaltante regionale in scadenza e che si sarebbero dovute bloccare con le nuove norme nazionali, avrà effetto «esclusivamente per le categorie merceologiche "Farmaci" e "Vaccini" nonché "Dispositivi Medici" limitatamente alle procedure afferenti la fornitura domiciliare di ausili per incontinenti ad assorbenza a ridotto impatto ambientale (gara n. 69257204F1) e la fornitura di dispositivi di somministrazione prelievo e raccolta (gara n. 6948598)». Questo è quanto  si legge nel Dca 110 adottato in giornata da Cotticelli e controfirmato dal direttore generale del dipartimento di Tutela della Salute Antonio Belcastro. Le due gare espressamente richiamate valgono: 19,4 milioni di euro (fornitura triennale) la prima e circa 36,8 milioni di euro (base d'asta fissata) la seconda. 

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Le forniture riguardano farmaci ospedalieri, vaccini, aghi, siringhe e ausili per incontinenti. Senza questo decreto commissariale "interpretativo", spiegano dalla Cittadella, le aziende pubbliche sarebbero state costrette ad acquistare gli ausili a prezzo pieno. L'atto della struttura commissariale invece dispone di "definire" le procedure, entro il 30 agosto, seguendo un'interpretazione delle leggi con cui di fatto si attiva la proroga tecnica delle gare già in essere della Regione.    

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L’articolo 6, comma 1, del Decreto Calabria neutralizzava l’operatività della Stazione unica appaltante regionale, imponendo alla sanità calabrese, per quelle gare dal valore uguale o superiore alle soglie di rilevanza comunitaria, di rivolgersi o a Consip o di stipulare un contratto con un’altra centrale di committenza  (di un’altra regione). Tuttavia, nemmeno nel testo di conversione della legge era prevista una disciplina applicabile durante il periodo transitorio. Di fatto, il Dca 110 proroga le due gare perché aggiudicate prima dell'entrata in vigore del Decreto Calabria, ossia del 30 aprile di quest'anno. Queste erano due grosse forniture di farmaci, vaccini e dispositivi medici con scadenza ravvicinata e il cui blocco avrebbe messo nei guai l'intero sistema sanitario regionale.  

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