" E così Cosenza non avrà il collegamento su tramvia con Rende e l’Unical. Non c’è ancora un atto ufficiale a sancire la rinuncia da parte dalla Regione ad un progetto dal valore di 160 milioni di euro. Ma è assai eloquente il silenzio assordante che la Cittadella ha fatto seguire alla risposta della Commissione Europea ad una interrogazione di una parlamentare che preannunciava come imminente il ritiro del progetto da parte della Calabria". E' quanto afferma Giacomo Mancini
"In questi giorni - prosegue- dopo il clamore mediatico per le notizie provenienti da Bruxelles, dei soggetti istituzionali coinvolti nella realizzazione del progetto, l’unico ad essersi espresso per la sua realizzazione è stato il sindaco di Cosenza".
"Tutto ciò - osserva Mancini- è a dir poco paradossale, perché è prevalentemente sua la responsabilità di aver fatto fallire il progetto. Prima, infatti, ha alimentato una violenta campagna di disinformazione sull’opera per giustificare la sua contrarietà, e poi ha imposto un insensato stravolgimento del progetto originario cosi da giustificare il cambiamento della sua contrarietà in favore. Le conseguenze di queste condotte sono entrambe negative: tra i cittadini è maturata una contrarietà diffusa alla tranvia a prescindere dal merito e, a causa della modifica del progetto, e la conseguente chiusura del Viale Giacomo Mancini la città è completamente paralizzata dal traffico. Non fisso questi punti né per amore di polemica (questa amministrazione è agli sgoccioli ed è già debole di suo), e nemmeno per puntiglio di verità (la storia è nota), ma perché ritengo che per il futuro a Cosenza il dibattito politico e amministrativo debba essere più alto e che i confronti e anche gli scontri possano essere sempre e solo sulle idee e mossi unicamente dall’interesse supremo della città.
"Ma adesso a frittata fatta è doveroso pretendere due punti. Il primo è che il Viale Giacomo Mancini sia ripristinato alla funzione originaria e riaperto immediatamente così da congestionare il traffico e rendere più vivibile la città. Il secondo - chiosa Giacomo Mancini- è che le risorse stanziate per la metro non siano scippate a Cosenza e Rende e che rimangano e siano spese a vantaggio dei cittadini di questa comunità".
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