di STEFANIA PAPALEO
Era stimato, Pasquale Vetrò. Ma soprattutto tanto amato. Dagli studenti, dai genitori e dai colleghi che ancora non possono credere alla drammatica notizia. Pasquale non c'è più. Un attacco cardiaco non gli ha lasciato scampo. E' morto così, oggi pomeriggio, mentre scendeva le scale della sua abitazione di Squillace (LEGGI QUI). Lui, educatore e responsabile del semiconvitto della Scuola primaria del convitto nazionale "P. Galluppi" di Catanzaro, appassionato studioso della storia locale, aveva scritto tanto di quell'Istituto dove lascia un vuoto incolmabile. E tanti altri erano ancora i progetti messi in cantiere.
Un vulcano di idee, era Pasquale. Idee che ben presto avrebbe fatto confluire in una rubrica sul nostro quotidiano on line. Non ha fatto in tempo. Un destino crudele non gli ha permesso di offrire ancora il suo prezioso contributo alla scuola che amava tanto e alla società tutta. Di lui restano le tante battaglie portate avanti in nome dell'istruzione e gli innumerevoli saggi pubblicati, capitoli di una vita trascorsa all'insegna dell'amore verso la storia e la cultura. Ciao "maestro di vita invisibile", come lui stesso amava definirsi tracciando la figura strategica degli educatori all'interno dei Convitti. Un saluto che tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato potranno rivolgergli domani pomeriggio, alle 16,30, nella Cattedrale di Squillace. Ed è per consentire a tutto il personale di parteciparvi che la dirigente scolastica del convitto nazionale "P. Galluppi", Cinzia Scozzafava, ha disposto per domani pomeriggio la sospensione delle attività semiconvittuali.
Ed ecco come oggi lo vogliono ricordare proprio i suoi colleghi educatori: "Nessuno di noi avrebbe mai immaginato che questo giorno sarebbe venuto così all'improvviso e che saremmo stati qui insieme a ricordare la bella persona che eri, il tuo coraggio e la tua determinazione, il tuo entusiasmo e la tua forza, infine, ma non per importanza, la tua generosità e il tuo altruismo. Mancherai a tutti, ai più grandi e ai più piccoli...mancherà soprattutto la tua sincerità, il tuo modo di vedere la vita e la tua serietà, che diventava simpatia all'occorrenza. Ci mancherai in tutti i modi in cui una persona può mancare".
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