Il silenzio sui disagi in via Italia e #fareperCatanzaro torna alla carica: "Amministrazione inefficiente"

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via Italia
  21 settembre 2019 10:53

"La riqualificazione di Via Italia, storica strada del centro di Catanzaro, è stata più volte promessa dalla vecchia amministrazione comunale del Capoluogo, che è la stessa dell’attuale, ma mai effettuata. Per questo motivo, di fronte all’ennesimo silenzio, dopo gli atti di costituzione in mora e diffida ad adempiere del 29/11/2017 e 22/07/2019 presentati dai cittadini, e rimaste inevase dagli uffici competenti, ci attiveremo con una petizione, per chiedere a sua Eccellenza il Prefetto la messa in sicurezza della strada, valutando di presentare esposto alla Procura della Repubblica".

Il Gruppo Consiliare #fareperCatanzaro torna alla carica sulla problematica inutilmente evidenziata nel corso degli anni e chiede, a nome dei residenti di Via Italia, un intervento che, peraltro,  rientra nell’ordinario, anzi "un immediato intervento volto, non solo al ripristino di tratti mancanti di tappeto di asfalto, ma anche un intervento di irruvidimento della soletta stradale tramite lavorazione detta “doppio strato” atto a migliorare notevolmente l’aderenza dei veicoli in sede stradale, nonché l’installazione di apposita segnaletica stradale per tutta l’estensione della strada, di un’illuminazione pubblica adeguata, di dissuasori di velocità, di delineatori del bordo stradale e in generale di un canale di scolo per le acque piovane. Noi, sempre accanto ai cittadini, attendiamo, con loro risposte,  e sicuramente ci saranno delle responsabilità da parte di chi ha deciso di non ascoltare  le istanze, non eseguendo sopralluoghi e/o lavori per mettere in sicurezza la zona nonostante le tasse vengano regolarmente elargite".

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Quindi, l'affondi finale: "Siamo di fronte un'amministrazione inefficiente e miope che, invece di accogliere le istanze dei suoi cittadini, ha deciso di non fare nulla, continuando a non dare risposte e, che è lontana dalla tutela del territorio, una realtà indecente per cui chiediamo per l’ultima volta l’intervento del Comune. Non è giusto subire oltre alla beffa anche il danno".

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