Impianto 5G in Via Fiume Busento a Catanzaro. Il Codacons chiede l'accesso agli atti

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images Impianto 5G in Via Fiume Busento a Catanzaro. Il Codacons chiede l'accesso agli atti

  24 agosto 2020 15:29

di CLAUDIA FISCILETTI

"Apprendiamo che in queste ore si sta procedendo a realizzare nella città di Catanzaro, in Via Fiume Busento, un impianto di telecomunicazione operante con frequenze 5G. Tanto genera enorme preoccupazione nella popolazione residente", è quanto scritto dall'avvocato Francesco Di Lieto, vicepresidente del Codacons, in una missiva indirizzata al Presidente della Giunta Regione Calabria, al Prefetto di Catanzaro, al sindaco di Catanzaro, all'Arpacal, al Ministero dell'Ambiente, al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica di Catanzaro.

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Essendo il Codacons da tempo impegnato nella tutela ambientale e sanitaria e, nella fattispecie dell'avanzare della tecnologia 5G, l'Associazione ritiene dover porre un'attenzione particolare all'inquinamento elettromagnetico in vista dei rischi che possono derivare dalla propagazione di onde elettromagnetiche, pertanto chiede l'accesso al "dossier completo relativo agli impianti di telecomunicazione operanti con frequenze 5G ubicati nel Comune di Catanzaro indipendentemente dalla potenza dell'impianto e dalla procedura con la quale il Comune è interessato dall'impianto stesso e comunque comprendente anche impianti per trasmissione punto a punto, impianti 'DAS' ovverp Distributed Antenna System, impianti 'Small Cell', impianti con potenza al connettore di antenna inferiore  ai 5W, impianti di cui ai commi 4 e 4bis dell'art. 35 D.L. 98/2001, convertito con modificazioni dalla L. 111/2011 e s.m.i.".

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Nella missiva si legge che le ragioni di tale richiesta "stanno nella necessità di comprendere la forza, l'intensità, le caratteristiche del campo elettrico ed elettromagnetico emesso dalle stazioni radio base su indicate".

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Infine l'avvocato Di Lieto invita il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ad "applicare il principio di precauzione e vietare l'attività di sperimentazione e/o installazione della tecnologia 5G stante la potenziale fonte di rischio. Tanto finché non saranno forniti e resi pubblici le valutazioni ed i pareri forniti da ArpaCal che escludano, categoricamente, ogni conseguenza pericolosa per la salute umana".

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