di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
"L’amico Gratteri realizzando questa opera ha fatto un vero miracolo coniugando l’arte all’efficienza".
Così, il ministro della Giustizia Claudio Nordio all’inaugurazione della nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro.
"Tuttavia – afferma il Guardasigilli - le massime energie ora devono essere utilizzate per l’efficienza della giustizia".
Poi spiega: "Il rapporto tra l’arte e la giustizia hanno in comune molte cose, prima di tutto l’armonia: concetti connessi e indissolubili. Qui abbiamo un esempio palese di come si sia coniugata l’arte all’armonia, le proporzioni. L’Italia è coperta e circondata da opere d’arte, molte delle quali impediscono la coniugazione con la modernità e Venezia è un esempio di tutto questo".
E prosegue: "Poi, mi riallaccio a quanto detto dal Procuratore generale di Catanzaro Giuseppe Lucantonio. Abbiamo una legislazione bizantina, farraginosa, contradittoria con norme spesso confliggenti tra di loro. In quarant’anni di Procura della Repubblica abbiamo toccato con mano l’impossibilità di conciliare varie norme che si sono stratificate nel tempo. Ma in questa confusione straordinaria c’è una pigrizia di fondo incredibile".
E fa un esempio: "La settimana scorsa a casa mia è stata recapitata una lettera della Corte D’Appello di Venezia scritta a mano in cui si notificava la mia nomina come parlamentare della Repubblica. Chissà quante ore di lavoro sono state sprecate per recapitare una cartolina assolutamente inutile dato che nell’arco di un mese ero diventato già ministro della Giustizia".
Ciò per dire che "siamo in un Paese che va radicalmente modernizzato. Vanno potenziate, sì le strutture, ma vanno cambiate le menti di tutti, a partire dal legislatore, ma anche di chi non riesce a capire che non passiamo mandare cartoline inutili nell’era digitale".
Nordio fa sapere che il suo ministero "ha già iniziato con una task force di informatizzazione e digitalizzazione che possa accelerare il processo. Queste visite che sto facendo non sono solo un tributo simbolico ma una manifestazione d’interesse. La prima parte dell’opera non avrà come oggetto attività o contestazioni divisive tra di noi. La nostra attenzione sarà concentrata sull’efficienza, sul recupero e l’utilizzazione del personale e sulle risorse".
E sottolinea: "I risultati miracolosi di oggi sono il frutto una sinergia di forze connesse tra ministeri, magari alzando la voce come ha fatto Gratteri, ma oggi abbiamo questo stupendo complesso realizzato a costo zero per il ministero della Giustizia".
E Così, fa notare il Guadasigilli "si ottengono benefeci anche per gli altri e non solo per la giustizia. La lentezza dei nostri processi ci costa forse trenta o quaranta miliardi all’anno. Sono cifre che parlano chiaro. Se avessimo una giustizia efficiente i nostri investitori italiani o stranieri sarebbero più propensi a portare le loro finanze qui. Io credo che le massime energie devono essere utilizzate per l’efficienza della giustizia".
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