L’assessore regionale all'istruzione, università, ricerca e innovazione, Sandra Savaglio, è intervenuta stamani ai lavori della IX Commissione, Conferenza Stato regioni dedicata al settore Istruzione.
Gli assessori presenti alla riunione, hanno tutti lamentato la mancanza di un dialogo tra la Ministra Azzolina e i rappresentanti istituzionali regionali, utile per avviare una più concreta e proficua collaborazione.
L’assessora Savaglio, in particolare, ha chiesto una presa di posizione più chiara, da parte del governo, sull’obbligatorietà delle scuole di adeguarsi alla didattica a distanza. Per assicurare il diritto allo studio si devono tracciare delle linee guida più chiare per le scuole, non basta acquistare dispositivi e potenziare le connessioni, ma disporre una formazione seria per i docenti, rimodulare gli spazi degli edifici scolastici e rivedere gli organici.
In particolare, si è sottolineata l’importanza di una formazione ben articolata e mirata alla didattica a distanza, per evitare ulteriori ritardi già accumulati nell’anno ancora in corso.
Per l’auspicato rientro a scuola a settembre, inoltre, tutti i rappresentanti regionali sono unanimi nel ritenere improponibile la soluzione indicata dalla ministra, ovvero: chiedere ai docenti di dividere gli alunni e lasciarne metà a casa, mentre l’altra metà entra in classe. "Bisogna piuttosto ripensare la scuola, interpretando le necessità, frutto dell’emergenza che ci siamo ritrovati ad affrontare, come punto di partenza per una nuova visione globale.In questo modo, saremo in grado di trasformare in opportunità di crescita e innovazione quanto affrontato come emergenza".
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