La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità di una norma della Regione Calabria sugli usi civici.
Nel dettaglio si tratta di una proroga "al 31 dicembre 2022" che "stabilisce una procedura semplificata per la liquidazione degli usi civici, per la legittimazione delle occupazioni sine titulo di terre del demanio civico comunale e per l’affrancazione del fondo enfiteutico".
Secondo i giudici costituzionali: "la disciplina regionale contestata, nel prorogare la possibilità di liquidare gli usi civici, di affrancare i fondi e di legittimare le occupazioni sine titulo, attraverso un procedimento semplificato che esclude l’approvazione o il nulla osta della regione, non solo invade la competenza esclusiva del legislatore statale in materia ambientale, ma deroga alle stesse previsioni statali quanto ai soggetti competenti a provvedere, eludendo i controlli predisposti a tutela del paesaggio e dell’ambiente".
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