La lunga trattativa per la Giunta regionale: il flipper parte dalla proclamazione degli eletti

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Jole Santelli
  05 febbraio 2020 23:38

La vera trattativa sta per cominciare. La coalizione di centrodestra deve trovare la quadra per incastonare le postazioni della nuova Giunta Santelli (al massimo sette, inclusa la vicepresidenza) e quella della Presidenza del Consiglio regionale.

I tempi non sembrano strettissimi anche se gli appetiti di Forza Italia (con tre liste, oltre a quella ufficiale Jole Santelli Presidente e Casa delle Libertà), Lega, Fratelli d’Italia e Udc vanno bilanciati. La negoziazione politica inevitabilmente si incrocia con le tempistiche previste dallo Statuto regionale. La pallina comincia a muoversi nel flipper con la proclamazione degli eletti. Non c’è ancora una data definita. L’ultima voce è che si procederà per gradi: prima il presidente e i seggi pieni, in un secondo momento i resti e gli scranni attribuiti con il criterio maggioritario. E questo dovrebbe avvenire non prima della prossima settimana.

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Da quel momento in poi parte il countdown. Prassi vuole che nel giro di pochi giorni il presidente si insedi nella Cittadella regionale. In ogni caso, entro dieci giorni dall’insediamento deve procedere alla nomina del vicepresidente e degli altri componenti della Giunta. A quel punto i giochi sono fatti. Chi otterrà il ruolo di vice-Santelli fra Lega e Fratelli d’Italia non esprimerà il Presidente del Consiglio regionale. La Lega ha una regola ferrea: chi fra gli eletti vuole fare l’assessore deve dimettersi da consigliere. Un’ipotesi che non alletta i neo-eletti a Palazzo Campanella del partito di Salvini. Infiocchettata la Giunta (almeno il 30% dei componenti devono essere dell’altro genere), si passa al Consiglio.

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Lo Statuto prevede che la prima adunanza si debba tenere “non oltre il primo giorno non festivo della terza settimana successiva alla proclamazione degli eletti, su convocazione del Presidente del Consiglio uscente”. Il primo Consiglio è dedicato all’elezione del nuovo Presidente (maggioranza dei due terzi) e dell’Ufficio di Presidenza, con due vice e due segretari questori. In entrambi i casi uno della maggioranza ed uno della minoranza. Nella seconda seduta invece la Santelli dovrà illustrare le linee programmatiche. Un valzer che non dovrebbe chiudersi prima di un mese. 

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L'accordo sulla Giunta è il primo banco di prova degli equilibri del centrodestra calabrese. Una corazzata che ha stravinto le elezioni e che adesso deve governare. 

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