L'EDITORIALE: L'Assemblea cittadina del PD e la "caduta di stile" nei confronti dei giornalisti

di ENZO COSENTINO

Che delusione all’Assemblea cittadina del PD! Una caduta di stile. È anche vero che la classe non è… acqua! O ce l’hai per educazione personale, per vocazione culturale oppure le figuracce da rozzo sono sempre alla tua portata.

I giornalisti convocati per una conferenza stampa (che non ha avuto luogo e per la quale neppure era stato creato un apposito punto d’incontro fuori dalla Sala) da tenere prima dell’inizio dei lavori, poco prima dell’inizio dei lavori dell’Assemblea sono stati perentoriamente “invitati” a lasciare la Sala. Cioè a non poter assistere ai lavori di un pur importante appuntamento politico. Nemmeno si trattasse di segreti di…stato. I big (ma non faccio di tutta l’erba un fascio, sia ben chiaro) avranno pensato: tanto poi inviamo il comunicato e amen. Nulla questio: a casa propria ognuno si comporta come vuole e valgono le sue regole. Sono andato nella Sala delle Culture nella mia qualità di giornalista e Direttore responsabile della Nuova Calabria. Rigorosamente senza tessere di Partito. All’ invito di uscire se fossi stato un provocatore non mi sarei mosso dal posto che occupavo anche per vedere a quale effetto erculeo sarei stato soggetto. Invece ho guadagnato silenziosamente la via dell’uscita. E dire che era presente anche un esponente nazionale del partito.

Chissà cosa mi sarò perso? Una volta all’aria aperta mi son detto: meglio una passeggiata sul Corso, magari, con una botta di nostalgia, pensando a quando a Catanzaro si faceva veramente politica con la “P”.

L’Assemblea cittadina del Pd di Catanzaro non ha concluso i lavori nella riunione del 28 u.s. aggiornandoli a lunedì prossimo stante la valanga di iscrizioni ad intervenire nel dibattito.

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