"Le banche agevolino l'accesso al credito", tutto pronto per il sit-in davanti alla Banca d'Italia a Catanzaro

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La sede della Banca d'Italia a Catanzaro

L'appuntamento è per mercoledì 17 giugno alle 10

  10 giugno 2020 11:54

"L’appuntamento di mercoledì 17 alle ore 10 davanti la Banca d’Italia di Catanzaro ha il significato di sensibilizzare una volta di più  i soggetti coinvolti nella gestione bancaria, affinché si facciano parte attiva e propositiva del rilancio economico e non già ostacolo per tanti imprenditori sfiancati da una crisi inaspettata e assai severa".

E' quanto si legge in una nota stampa congiunta a firma di Adusbef Calabria, Catanzaronelcuore, centro studi politico-sociali don Francesco Caporale, eu20, fondazione San Tommaso moro, Petrusinu ogni minestra e Venti da sud.

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"Infatti, a distanza di oltre un mese dall’emanazione del cosiddetto “decreto liquidità”, - prosegue la nota - nel frattempo convertito in legge, permangono le perplessità e le sofferenze del mondo imprenditoriale rispetto alla resistenza mostrata dalle banche; resistenza che in alcuni casi rasenta l’ostilità. Eppure il provvedimento governativo si prefigge proprio l’esatto contrario: agevolare, favorire, assistere e facilitare un’iniezione di moneta nelle casse di piccoli e medi imprenditori provati gravemente dal blocco forzato di questi ultimi mesi. La legge messa in campo prevede prestiti che vanno da 25.000 a 800.000 euro, garantiti dallo Stato, dunque procedure che dovrebbero essere snelle. Si segnalano invece diversi atteggiamenti di chiusura e farraginosità da parte degli Istituti di credito, che non vanno nella direzione stabilita dagli obiettivi di rilancio economico sotteso al provvedimento di sostegno".

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"Se è doveroso da parte di ogni banca verificare che il flusso di liquidità non passi attraverso mani inefficienti o, peggio ancora, sporche, e dunque se è imprescindibile tenere alta la guardia sui rischi di infiltrazione della criminalità, ciò non deve impattare negativamente sulla moltitudine di onesti imprenditori che hanno bisogno proprio ora del sostegno. Rallentare le procedure non fa altro che snaturare il principio-base sul quale si è incardinato il decreto liquidità. Non è un caso che la Banca d’Italia, a fronte delle tante segnalazioni di protesta giunte, abbia raccomandato agli istituti bancari di “intensificare gli sforzi per ridurre al minimo i disagi per l’utenza e per agevolare l’accesso alle misure di sostegno”. Di più: invoca addirittura l’estensione, su base volontaria, - concludono - delle misure varate dal Governo, anche a soggetti in gravi difficoltà che però non rientrano nei citati provvedimenti".

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