Due gemelli di poco più di un chilogrammo ciascuno sono venuti alla luce al reparto di Ginecologia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. La madre, una ventisettenne di nome Mariam, originaria della Nuova Guinea, era giunta a Reggio Calabria sabato mattina a bordo del pattugliatore d’altura ‘Diciotti’ della Guardia Costiera insieme ad altri 537 migranti, e subito avviata in ospedale per le condizioni di salute. “Senza l’assistenza necessaria che solo una struttura con terapia intensiva neonatale può garantire – ha detto il primario Marcello Tripodi – il parto avrebbe dato tutt’altro esito. Domenica – ha aggiunto Tripodi - la donna ha avuto delle contrazioni e abbiamo iniziato a registrare una sofferenza cardiaca fetale. Da qui la necessità di intervenire con un parto cesareo che ha portato alla nascita prematura di due maschietti. Adesso, i piccoli e la madre stanno bene, e possiamo dire che tre vite umane sono state salvate”.
La giovane immigrata era partita in stato di gravidanza portandosi dietro anche una figlia di tre anni che dopo lo sbarco era stata avviata temporaneamente in una palestra della periferia nord di Reggio Calabria. Lì è stata rintracciata in lacrime dai volontari del Coordinamento diocesano sbarchi, che invocava la madre, e affidata temporaneamente ad un’amica di Mariam, in attesa che la donna sia dimessa dagli Ospedali Riuniti. “Questa nascita - afferma Bruna Mangiola, del Coordinamento diocesano sbarchi di Reggio Calabria - ci rende tutti pieni di speranza. Ci sentiamo un po’ zie e zii di questi piccoli nuovi arrivati”.
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