Nel Pd volano stracci, Puzzonia ad Alecci: "Candidato in Regione grazie a meccanismi di corrente"
Pasquale Puzzonia
17 agosto 2023 19:18di LINO PUZZONIA
Alcuni anni fa Eugenio Scalfari, parlando di Silvio Berlusconi, non ricordo in che occasione, lo definì “faccia di tolla. La stessa espressione, “si parva licet componere magnis”, mi è venuta in mente leggendo l’ultima nota di Ernesto Alecci a proposito delle vicende del PD catanzarese.
Ernesto Alecci dovrebbe ricordare che la sua candidatura al Consiglio regionale avvenne contro il parere della Direzione provinciale del Partito, durante la quale appena un paio di persone avevano fatto il suo nome, e avvenne solo perché c’era un input di. non so quale, meccanismo correntizio nazionale di cui il commissario Graziano fu il terminale con la complicità del Segretario e del Presidente della Federazione.
Non solo ma dopo questa sua candidatura, che non bastava per essere eletto, Graziano operò per fare terra bruciata attorno a lui. Fu imposto al Segretario di Federazione, che non aveva alcuna intenzione di ricandidarsi dopo la delusione dell’anno precedente, ma che aveva un diritto di precedenza in base alle regole che erano state stabilite, di farlo comunque, con gli esiti che conosciamo, per sbarrare la strada alla candidatura naturale che era stata indicata a larghissima maggioranza, durante la Direzione del Partito, quella cioè dell’ex Presidente della Provincia Enzo Bruno.
Dopo il successo in questa squallida operazione nella Federazione di Catanzaro, si è dato vita, dopo l’occupazione delle istituzioni, anche all’occupazione del Partito. Alla scadenza della presentazione delle candidature per la Segreteria di Federazione il termine fu immotivatamente rinviato e, nelle settimane successive, un fido scherano del Consigliere Alecci, provvedeva in corso d’opera, con l’assenso della commissione di garanzia del congresso, a cambiare le regole elettorali per impedire il successo dei candidati del Coordinamento cittadino di Catanzaro. Scrissi allora che nemmeno nelle bocciofile esistono simili meccanismi.
Che tutto questo sia riuscito, grazie anche al condizionamento esercitato sui candidati alla Federazione (Salvatore Passafaro), e poi anche al Cittadino di Catanzaro (Marco Rotella), mi pare operazione per la quale il Consigliere Alecci avrebbe fatto molto bene a non tornare.
Si fa un bel parlare di fuoco amico ma non è possibile per quelli di noi, che per anagrafe non hanno certo alcuna ambizione di protagonismo, tacere di fronte a quelle che sono vere e proprie nefandezze.