All’Agraria di Catanzaro si progetta il futuro: si gettano le basi per l'impianto del vigneto didattico (VIDEO)

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images All’Agraria di Catanzaro si progetta il futuro: si gettano le basi per l'impianto del vigneto didattico (VIDEO)

Sarà al servizio della nuovissima specializzazione in Viticoltura ed Enologia che prenderà avvio nell'Istituto con il prossimo anno scolastico

  09 luglio 2020 08:30

All’Agraria di Catanzaro si progetta il futuro. E'  stato eseguito infatti lo scasso della  piccola ma sempre più efficiente azienda agraria didattica. 

In realtà, l'attività  segna l'inizio di una nuova era per l'Istituto Agrario "V. Emanuele II" di Catanzaro, perché  si sono gettate le basi agronomiche per l'impianto del vigneto didattico che sarà al servizio della nuovissima specializzazione in Viticoltura ed Enologia che prenderà avvio nell'Istituto con il prossimo anno scolastico. 

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Una specializzazione unica in Calabria, terra di nobili tradizioni vitivinicole, in cui il settore sta vivendo un momento di particolare successo ma dove si riscontra una carenza di tecnici e consulenti che possano prestare la loro opera in campo come in cantina. 

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Si è proceduto anche all’estirpazione del piccolo frutteto, ormai obsoleto avendo raggiunto la veneranda età di oltre 30 anni di onorato servizio. Grazie alla generosità di Valentina e Giuseppe Dodaro che hanno stanziato una considerevole cifra allo scopo, un nuovo frutteto di specie autoctone prenderà vita nel prossimo inverno.

Grazie alla dirigente scolastica Rita Elia, grazie al responsabile dell'azienda agraria e vicepreside prof. Alberto Carpino, grazie al Prof. Giuseppe Caruso, ai tecnici che si sono resi disponibili per eseguire la lavorazione, grazie al Presidente del Parco della Biodiversità della scuola agraria per aver messo a disposizione una trattrice proporzionata all'operazione. 

Non è mancato,  il sostegno di molti docenti e studenti che non hanno voluto mancare all’appuntamento con la storia di questo glorioso Istituto Tecnico agrario di Catanzaro. E così rinasce dopo oltre venti anni un vigneto nella scuola che è sempre stata un punto di riferimento per l’imprenditoria agricola regionale e fucina di valenti tecnici del settore agrario.

Sono trascorsi infatti molti anni da quando gli ultimi appezzamenti investiti a vigna furono estirpati per far posto al parco della Biodiversità. Una ferita inferta alla scuola che dovette sacrificare i suoi terreni per il bene della cittadinanza, ma anche sogno che oggi pone le basi per la sua realizzazione. Si è proceduto dapprima alla trinciatura dei residui delle colture precedenti e poi allo scasso del terreno, operazione prodromica all’impianto delle barbatelle che saranno fornite da uno dei vivai vitivinicoli più prestigiosi in Italia, quello di Mario Maiorana ex studente di questa scuola, e che saranno messe a dimora nel 2021. 

Anche le barbatelle di vite saranno autoctone da selezione clonale di cultivar adatte ai nostri ambienti. 

I primi iscritti, grazie alla caparbia di un gruppo di docenti tra i quali si vuole ricordare la Prof.ssa Marina Caputo, potranno seguire il ciclo biologico della coltura a partire dall’impianto e riusciranno a vedere maturare i primi grappoli dopo tre anni. Un’attenzione che la scuola ha voluto rivolgere a quelli che saranno i primi diplomati nella specializzazione vitivinicola. Una nuova articolazione che si aggiunge alle due esistenti: Produzione e trasformazione dei prodotti e Gestione dell’ambiente e del territorio e che proietta la Scuola Agraria nel futuro . Molti docenti hanno voluto essere della partita perchè tra qualche anno potranno raccontare ai propri nipoti di aver partecipato alla rinascita del vigneto dell’I.T.A. e con un po’ di orgoglio potranno dire:  io c’ero! 

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