Camere di commercio: per M5S l'accorpamento non porterà giovamenti

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Camera di Commercio, Catanzaro
  24 luglio 2019 14:37

Nei giorni scorsi a Roma si è tenuto, al MISE, un incontro cui hanno partecipato anche le Camere di commercio calabresi di Vibo, Catanzaro e Crotone che si oppongono all'accorpamento previsto dal decreto del 19 settembre 2017 n. 219 ed in virtù del quale il numero degli enti camerali dovrebbe essere ridotto a 60 su tutto il territorio nazionale ritenendo che lo stesso non sia rispondente alle esigenze dei singoli territori e delle loro peculiarità". Lo affermano in una nota la senatrice Margherita Corrado e la deputata Elisabetta Barbuto, del Movimento 5 Stelle.
"Fra i numerosi riscorsi promossi da parte dei vari enti camerali - proseguono - ricordiamo anche quello promosso dalla Camera di Commercio di Crotone, accolto dal Consiglio di Stato che di fatto ha sospeso l'accorpamento con le camere di Vibo e Catanzaro lanciando un'ancora di salvataggio alle altre Camere dissenzienti sul decreto di riordino e che, a loro volta, hanno promosso ricorso. Attualmente l'intera vicenda è all'esame della Corte Costituzionale cui è stata rimessa dal Tribunale Amministrativo che ha ritenuto rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del decreto di riordino, eccezione sollevata dalla Camera di Commercio di Pavia. La realtà della nostra nazione è, infatti, quella di un'ampia varietà sociale e culturale ed economica, e solo la presenza di organismi strettamente legati al territorio di appartenenza, quali sono le Camere di Commercio, può garantire l'effettiva rappresentanza ed il completo soddisfacimento dei bisogni delle zone interessate. È importante, pertanto, che si mantenga un presidio locale di ogni singola Camera interessata dall'accorpamento perché la previsione di un unico Ente non porterà alcun giovamento ai territori che necessitano, come già evidenziato, di una presenza competente delle istituzioni che ne garantisca il massimo sostegno allo sviluppo. L'incontro al Mise segna, comunque, un punto importante per avviare una proficua interlocuzione con il Governo su nuove prospettive del riordino del sistema camerale, anche e soprattutto, sul presupposto che sul nostro vessato territorio calabrese solo la forte presenza locale delle istituzioni, quali per l'appunto le Camere di Commercio, può costituire un input allo sviluppo economico e sociale".
"In questo senso - concludono le parlamentari - e con questo spirito le rappresentanti del territorio crotonese, la senatrice Margherita Corrado, la quale ha personalmente partecipato all'incontro presso il Mise, nonché la deputata Elisabetta Barbuto, hanno manifestato la loro più ampia solidarietà alle Camere di Commercio di Vibo, Catanzaro e Crotone e si sono dichiarate disponibili a sostenerne le istanze che ritengono fondate e legittime"

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