Coronavirus. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro spiega come giustificare l'assenza dal lavoro

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Il team dello Spallanzani e il ministro Speranza
  30 marzo 2020 13:19

Le soluzioni per giustificare l’assenza dal lavoro, alla luce dei provvedimenti varati nelle ultime settimane dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, possono essere di vario genere, a seconda delle necessità del lavoratore e del datore di lavoro e di quanto previsto dal CCNL applicato. Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha riepilogato in un documento reperibile sul sito di categoria www.consulentidellavoro.it quando e in che modo è possibile assentarsi in maniera giustificata. Oltre all’assenza per malattia, si va dalle ferie ai permessi retribuiti e non retribuiti, dalla banca ore ai congedi parentali fino al lavoro agile.

Ferie: Compatibilmente con il monte ancora nella disponibilità del singolo e con le esigenze organizzative aziendali (non tutti potranno contemporaneamente assentarsi paralizzando l’attività produttiva).

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Permessi retribuiti: Regime simile alle ferie. Nelle ipotesi previste dalla legge, ed integrate dalla contrattazione collettiva, sarà necessario comunque un coordinamento con la parte datoriale per evitare assenze di massa.

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Permessi non retribuiti: L’assetto è identico a quello descritto per i permessi non retribuiti, la cui previsione è anch’essa in massima parte demandata alla contrattazione collettiva. A differenza di quanto accade per i permessi retribuiti però, in questa ipotesi però, non sussistendo il presupposto della retribuzione, il lavoratore non godrà neppure della relativa contribuzione previdenziale.

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Banca ore: Consente l’accantonamento di ore di straordinario, da utilizzare per assentarsi dal lavoro, secondo le modalità di fruizione anche queste previste dai contratti collettivi.

Congedo parentale: Anche questo strumento è subordinato alla sussistenza dei requisiti di legge che ne consentono l’accesso, con le modalità di fruizione articolate prefisse dalla legge e disciplinate dai contratti collettivi (12 anni di età, 10 mesi massimi in linea generale).

Malattia: Tale assenza risulterà giustificata soltanto previa trasmissione del certificato medico che la attesti. È equiparabile soltanto lo stato di quarantena assistito, in quanto trattamento sanitario, ogni altra ipotesi è esclusa (prudenza, timore ecc.).

Lavoro agile: I recenti decreti ne hanno snellito gli adempimenti formali, ma è pur sempre necessaria una compatibilità materiale della prestazione lavorativa con la modalità a distanza. Tutte le informazioni sono reperibili presso i Consulenti del lavoro.

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