Gianturco: "La vicenda dell'infopoint dell'aeroporto di Lamezia è stata squallida"

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images Gianturco: "La vicenda dell'infopoint dell'aeroporto di Lamezia è stata squallida"

  11 agosto 2019 11:58

“Squallido è il termine esatto di quanto è avvenuto nell'Aeroporto di Lamezia Terme circa la oramai famosa vicenda dell'info point che, ancora una volta, ha trasmesso nel mondo una immagine negativa della Calabria. Possibile che il Governatore Mario Oliverio e i vertici politico amministrativi della Regione Calabria non si siano accorti di nulla? I cittadini pretendono spiegazioni”. A dichiararlo è l’ex consigliere comunale Mimmo Gianturco.

 

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“Perché Mario Oliverio - afferma Gianturco - continua a far finta di niente anche in seguito ad una denuncia penale presentata dalla Pro Loco di Lamezia Terme per gravi irregolarità e illegittimità perpetrate dal dipartimento Turismo della Regione Calabria? Perché non dice niente neanche sulla posizione della Sacal che ritiene il bando regolare e quindi la relativa aggiudicazione mentre il dipartimento regionale, senza fornire alcuna motivazione, ha chiesto a Sacal la revoca dello stesso? Eppure Sacal, nella corrispondenza con la Regione Calabria, lo dice chiaramente che non vi è alcuna motivazione per chiedere la revoca”. 

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“Mi chiedo - prosegue - come sia possibile che il Governatore resti immobile anche quando il dipartimento Turismo, nel mentre vi è una aggiudicazione in atto, contatta un'altra società a cui affidare il servizio di Informazioni turistiche priva di requisiti e ripugnando la legge regionale numero 8 del 2008 sul turismo che indica quali sono i soggetti deputati a svolgere questo servizio”. 

 

“Mario Oliverio - conclude Gianturco - nonostante l’incomprensibile silenzio della commissione straordinaria del comune di Lamezia Terme, deve delle spiegazioni ai cittadini calabresi su quanto è successo e sta ancora succedendo, sul perché, al di là del contenzioso fra SACAL e Regione Calabria, non si è pensato di salvaguardare un servizio  così importante per tutta la Calabria, specie nella stagione estiva. Non vorrei che dietro questa vicenda, si celino per l’ennesima volta, interessi di qualche burocrate. D’altronde, come diceva qualcuno, a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina. Invito la commissione straordinaria e il rappresentante del comune di Lamezia Terme nel consiglio di amministrazione di Sacal, l’avvocato Lacaria, ad approfondire questa storiaccia che sa tanto di illegalità e che si sta perpetrando sul territorio lametino”.

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