In uscita il primo libro di Andrea Filocomo: "In queste pagine ho voluto raccontare anche la mia Schiavonea"

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Andrea Filocomo

Ha 126mila followers su instagram, che apprezzano le sue frasi positive tanto da tatuarsele sulla pelle, in alcuni casi. "Senza un domani" è il suo primo libro che uscirà il 31 marzo e si può già preordinare sul sito della New-Book edizioni con il 25% di sconto

  12 marzo 2020 14:44

di CLAUDIA FISCILETTI

E’ la prima intervista in assoluto per Andrea Filocomo, che è emozionato per l’uscita della sua opera prima, il libro “Senza un domani”, edito da New-book edizioni. E’ anche sorpreso, Andrea, perché il sogno che aveva sin da bambino -pubblicare un libro- si è realizzato. Ancora fa fatica a pensare che tutto questo sia realtà. Si tratta di un romanzo a 360° che è ambientato a Schiavonea, un paese del cosentino che si affaccia sul mare ed in cui Andrea è nato e cresciuto. Con tanti altri sogni nel cassetto, lo scrittore venticinquenne, ha frequentato il corso di Comunicazione e DAMS all’Unical di Cosenza per poi trasferirsi due anni fa a Milano, in cui è al secondo anno della magistrale in Editoria. Un percorso segnato dal suo amore per la lettura e la scrittura dei libri. Ma Andrea è un ragazzo dalle mille risorse, la sua mente non si ferma mai e per questo nel 2014 ha deciso di aprire una pagina instagram (@andreafilocomo) in cui raccoglie tutti i suoi pensieri e le sue frasi che, con sorpresa dell’autore, hanno riscosso molto successo.

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Da quel momento infatti, la sua pagina raccoglie più di 126mila followers e non solo, spesso le celebrità come Mara Venier, Ciro Immobile, Elisabetta Gregoraci, Giulia De Lellis, Ludovica Pagani, Chiara Nasti -per citarne solo alcune-, che hanno condiviso le sue frasi e, se questo non è abbastanza, tra i suoi seguaci più fedeli ce n’è anche qualcuno che ha voluto tatuarsi una di quelle frasi motivazionali sulla propria pelle. “Senza un domani” si può già preordinare sul sito della New-Book edizioni, con uno sconto del 25%. Sarà acquistabile dal 31 marzo sui digital stores principali quindi, oltre al sito della casa editrice, anche su quello di Amazon, Feltrinelli e Mondadori, sarà anche acquistabile materialmente nelle librerie di tutta Italia.

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Cosa si devono aspettare i lettori che vorranno leggere il tuo libro?

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“Senza un domani è una storia d’amore, ma è anche molto di più. I lettori che vorranno comprare il libro si troveranno innanzitutto davanti ad una storia forte, travolgente che spero riuscirà a toccare le giuste corde del cuore. Tra le pagine troveranno anche tutte le sfumature della vita comprese le insidie e gli ostacoli che spesso dobbiamo affrontare. Come i protagonisti del libro, Anna e Luca, che sono giovani. Hanno entrambi ventotto anni e Luca è di Schiavonea mentre Anna è di Milano. E’ una storia fatta anche di colpi di scena, infatti all’inizio del libro noi troviamo Anna che piange e, pagina dopo pagina, scopriremo il motivo”.

Come mai hai scelto questo titolo per il tuo libro?

“Ho scelto questo titolo perché l’amore tra Anna e Luca ha i domani contati, in un certo senso. E’ un amore che vuole far vedere fin dove questo sentimento può arrivare, quanti limiti può oltrepassare e quali no, proprio perché è una storia di luci ed ombre, di vita e di morte”.

Com’è nata l’idea di scrivere questo romanzo?

“L’idea è nata nel 2014, d’estate. Era notte e sotto casa mia ho visto un furgone bianco, di quelli che si usano per andare a pescare. Essendo Schiavonea un paese di mare, infatti nel libro lo definisco “il paesino tutto mare”, mi è venuta in mente di fare incontrare i nostri protagonisti sugli scogli. Negli anni ho sempre avuto questa storia in testa, con Anna e Luca che sono quasi divenuti reali e mi hanno trasportato nella loro vicenda, sin quando due anni fa ho deciso di scriverla concretamente”.

C’è qualcosa di autobiografico nel libro?

“Di autobiografico no, però ho voluto mettere alcune cose reali del mio paese. Una parte del libro sarà dedicata alla tragedia in mare che quarant’anni fa ha sconvolto Schiavonea, ma anche l’Italia intera, in cui due famiglie di marinai vennero spezzate perchè i fratelli delle famiglie morirono tutti in mare”.

Questo è il tuo primo libro che sarà pubblicato, come ti senti a riguardo?

“Sono molto emozionato e grato alla vita perchè è stata una sorpresa inaspettata. Quando l’editore mi ha contattato a luglio, ho accettato subito perché pubblicare un libro è sempre stato il mio sogno. E ho anche capito che quello che ho fatto fino ad ora, attraverso i miei social, ha in qualche modo dato i suoi frutti. Non so se sono bravo, questo saranno gli altri a dirlo, ma con questa proposta ho pensato che qualcuno ha notato il mio valore. Ringrazio la casa editrice che crede nei giovani talenti e spero di ripagarli”.

Il libro non è la tua prima esperienza di scrittura, infatti sulla tua pagina instagram scrivi ogni giorno una frase che viene letta da più di 126mila persone. Una cosa del genere ti manda fuori di testa o continui a mantenere i piedi per terra?

“Sono sempre con i piedi per terra. Voglio arrivare al pubblico con i miei pensieri e le mie frasi, non con il personaggio Andrea Filocomo. Sui miei social non metto foto di me stesso proprio per questo anche perché sono fondamentalmente timido nonostante tutti i followers che mi seguono. Ho aperto questa pagina nel 2014 perché volevo comunicare qualcosa, mi bastava che anche solo una persona capisse il messaggio che volevo lanciare. E’ stato un lavoro graduale e adesso mi fa piacere che così tante persone ogni giorno possano fare proprie le mie frasi, che vogliono comunicare positività, vogliono lanciare il messaggio che ce la possiamo fare perché niente è impossibile”.

Ormai sono due anni che sei a Milano, ma hai nostalgia del Sud?

“Sempre. All’inizio la nostalgia è stata fortissima, adesso sento Milano anche un po' mia, però la mancanza della mia Schiavonea, della mia terra, è costante. Mi manca la mia famiglia, mi manca il profumo del mare, dei mandarini, delle arance. Solo quando partiamo ci rendiamo conto di quanta bellezza c’è nella nostra terra che non è valorizzata abbastanza”.

Nei tuoi progetti futuri c’è un ritorno in Calabria oppure vuoi rimanere a Milano?

“Per adesso terminerò gli studi a Milano, sto studiando per far parte dell’editoria e, in un futuro ipotetico, se il libro dovesse andare bene potrei tornare in Calabria. Scriverei libri nella mia Schiavonea in un posto di pace. Schiavonea rimarrà sempre il mio posto felice nel mondo”.

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