Violenza di genere: il dato preoccupa ma crescono le denunce

Il dato relativo alle misure eseguite negli ultimi tre mesi dalla Polizia di Stato è preoccupante.  Tuttavia se da un lato  il numero delle situazioni esistenti   interessano in maniera trasversale tutti, giovani e meno giovani, italiani e stranieri, di qualsiasi cultura e ceto sociale, dall’altro è incoraggiante perché le donne stanno acquisendo consapevolezza e coraggio per denunciare.

Tre  di cui 1 a Catanzaro (12 giugno) e 2 a Lamezia Terme ( 13 e 16 luglio) i divieti di avvicinamento alla parte offesa disposti dalla Polizia;  una misura di arresti domiciliari a fine luglio disposta a Catanzaro e una in carcere, il 3 agosto, sempre nel capoluogo.  Il questore Amalia Di Ruocco, ha emesso inoltre  due ammonimenti: il primo ai sensi dell’art. 3 L. 119/2013 a carico di F.A., cittadino marocchino, 49 anni,  per condotta di violenza domestica nei confronti della moglie e della figlia, il 26 luglio; il secondo ai sensi dell’art. 8 L. 38/2009 nei confronti di P.P., di 32 anni , avvocato, per atti persecutori nei confronti della moglie, l’8 agosto. Grazie alle normative sempre più sensibili ed alla competenza umana  e professionale del personale della Polizia di Stato, come si vede, sono numerosi i casi di denunce.

“Resta comunque amaro constatare – si legge nella nota -  quante “relazioni malate” legano le persone, nel caso specifico riguardano i rapporti uomo/donna ma numerosi sono i casi che si registrano anche nelle relazioni quotidiane al di là del genere. Si dovrebbe fare una seria riflessione ed iniziare ad educare i figli, fin dalla più tenera età, a sapersi rapportare all’altro con rispetto avendo la forza interiore di rispettare le scelte dell’altro imparando a superare adeguatamente la fine di un amore, di un matrimonio, di un rapporto”.

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