"Messa in sicurezza del territorio a rischio frana nella Zona Traforo, l’Amministrazione Comunale di Corigliano Rossano cerca professionisti abilitati e specializzati cui affidare l’incarico di servizi tecnici di ingegneria ed architettura".
È quanto fa sapere l’assessore all’assetto urbano Tatiana Novello annunciando che saranno avviate a breve le procedure per raccogliere le manifestazioni di interesse alle quali ci si augura partecipino in tanti.
L’assessore coglie inoltre l’occasione per informare che sta per essere avviata la procedura per il progetto esecutivo dei lavori di messa in sicurezza del centro abitato e della viabilità danneggiati dall’erosione sotterranea delle acque meteoriche nel quartiere di via Prigioni, per 250 mila euro.
L’intervento sulla galleria paramassi rientra tra i progetti individuati come prioritari e finanziato dal Ministero dell’Interno per un importo complessivo di 5 milioni di euro. "È di 900 mila euro – chiarisce – l’investimento per l’opera di messa in sicurezza della zona Traforo, nel centro storico di Rossano". Le attività sono quelle della progettazione definitiva, del piano di sicurezza, della relazione geologica, del direttore dei lavori, del direttore operativo contabile, CSE, del direttore operativo geologo.
Saranno ammessi a partecipare, tra gli altri, liberi professionisti singoli od associati nelle forme riconosciute dal vigente quadro normativo; società di professionisti; società di ingegneria; prestatori di servizi di ingegneria e architettura; raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari; consorzi stabili di società di professionisti, di società di ingegneria, anche in forma mista e i GEIE; consorzi stabili professionali. Migliorare le condizioni di stabilità del versante ed incidere sulle cause dei dissesti per garantire una difesa passiva dell’insediamento abitativo e della viabilità. È, questo, l’obiettivo degli interventi che si prevedono con il consolidamento dei paramenti rocciosi.
L’intervento complessivo prevede inoltre la regimentazione delle acque meteoriche mediante fossi di guardia, canali, condotte e pozzetti di raccolta e convogliamento, al fine di evitare l’innesco di fenomeni erosivi. Sarà completato con tecniche di ingegneria naturalistica e mediante l’integrazione della vegetazione arborea presente lungo il pendio al fine di rispettare il più possibile gli aspetti di inserimento paesaggistico. Si prevedono, tra gli altri, il ripristino e la sistemazione di muri esistenti presenti con materiali similari al fine di conferire una maggiore stabilità alle opere integrandole con il contesto circostante.
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