“Il sindaco della primavera reggina”: Così sarà ricordato per sempre Italo Falcomatà che ha immaginato e lavorato per rendere Reggio Calabria, come amava ripetere ai sui concittadini e in ogni occasione utile, “Bella e gentile”. E' quanto si legge in una nota di Giovanni Puccio, Coordinatore Federazione Metropolitana Pd Reggio Calabria
"A 18 anni - prosegue - dalla sua prematura scomparsa resta indelebile nella memoria dei calabresi e, in particolare dei reggini, il suo essere umile, disponibile e sorridente. Tutte caratteristiche della sua personalità che lo facevano apprezzare al pari delle sue grandi doti politiche e amministrative che si manifestavano attraverso una visione di lungo termine, nella determinazione delle scelte, nell’opposizione ai tentacoli delle cosche mafiose, nell’incrollabile fiducia nei suoi concittadini".
"Italo Falcomatà - si legge ancora sulla nota di Puccio - ha vissuto in simbiosi con il popolo reggino in quanto, al tempo stesso, ne incarnava le caratteristiche più evidenti e positive. Credeva nelle enormi potenzialità della sua amata Reggio ed era amato dai cittadini che avvertivano profondamente il suo legame e il suo impegno per riscattarla dopo i terribili anni bui delle mattanze quotidiane causate dalle guerre di mafia".
"Un legame davvero unico - prosegue Puccio - che gli hanno consentito di essere rieletto per tre mandati consecutivi, cosa mai accaduta prima e dopo, e che ha permesso alla città di scoprire che si poteva cambiare, che il destino fino a quel momento ostile poteva essere trasformato in un’occasione di rinascita. Italo Falcomatà era l’uomo giusto: Le sue doti umane e morali, unanimemente riconosciute, la sua dolcezza e la sua competenza hanno dato il via ad un lungo e proficuo percorso di crescita sociale e civile che ha finalmente consentito a Reggio Calabria di smarcarsi dal clichè di città di sola ‘ndrangheta facendola apprezzare a livello nazionale per le sue bellezze storiche, archeologiche, culturali e paesaggistiche che sono le sue vere ricchezze".
"Allo stesso modo - ribadisce - ha ridato dignità alle istituzioni aprendo il Comune alla partecipazione della società civile, rendendolo davvero la casa di tutti, soprattutto dei più deboli ed indifesi. Ha dimostrato che amministrare significa servire, che la politica è davvero un’arte nobile quando si mette al servizio della gente e della sua terra, che il sorriso e la dolcezza sono armi fenomenali contro l’odio e la violenza. Se da amministratore era esempio a livello nazionale, da esponente politico era apprezzato e tenuto in grande considerazione dai vertici del partito che in più occasioni, sia con Massimo D’Alema che con Walter Veltroni, gli ha mostrato vicinanza, stima e sostegno per l’efficacia della sua azione".
"La sua eredità politica, - conclude -anche a distanza di 18 anni, è ancora oggi intatta e sicuro riferimento per quanti hanno avuto il privilegio di poterlo conoscere e stare al suo fianco. Ci spinge ad andare avanti, a non abbatterci davanti alle difficoltà, ad avere fiducia nelle grandi capacità dei reggini di saper discernere tra vecchie logiche spartitorie e la voglia di scalare vette ancora più alte in tema di crescita civile, sociale ed economica. A Italo Falcomatà va ancora il nostro saluto deferente e il ringraziamento per quello che ci ha insegnato con l’esempio della sua vita, con l’impegno quotidiano e con il sorriso che non mancava mai di dispensare ai suoi amati concittadini".
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