Rifondazione comunista non parteciperà alle elezioni regionali in Calabria del 26 gennaio.
Ne dà notizia, con un comunicato, la segreteria regionale del partito.
"Abbiamo creduto - si afferma nella nota - che questa fosse finalmente la volta buona per costruire una piattaforma programmatica, da affidare a nuove generazioni e nuove culture, tale da fornire l'energia necessaria per superare la rassegnazione dei calabresi, ormai da tempo disillusi e scoraggiati dalla politica. Purtroppo, la nostra apertura non è bastata, perché le difficoltà degli altri hanno di fatto impedito un'interlocuzione alla pari che avrebbe potuto trasformare le debolezze individuali in quella forza collettiva capace di recuperare e coinvolgere tutti. Alla luce dei fatti, dobbiamo constatare che, per scelte attuate autonomamente dalle altre forze politiche, a partire da quella del candidato presidente, da noi non condivisa, l'ipotesi di un nuovo percorso plurale è venuta meno. Non viene meno, però, la nostra convinzione che il partito debba continuare a lavorare per determinare, nel tempo, nuove condizioni di unità a sinistra, per la difesa della democrazia e dei diritti di tutti. Noi ci abbiamo creduto ed abbiamo lavorato per raggiungere l'obiettivo, ma il tentativo non è andato in porto".
"La conclusione degli eventi - dice ancora Prc Calabria - ci porta a ritenere che, al momento, non siano maturate le condizioni politiche per una nostra presenza alla tornata elettorale del 26 gennaio 2020. Questa non è una fuga: noi rimarremo in campo e continueremo, anche in campagna elettorale a far sentire la nostra presenza, con le nostre idee e le nostre proposte".
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