Lo stesso Cotticelli alla trasmissione “Non è l’arena” ha dichiarato che è stato Zuccatelli a far emergere il grave problema del debito “monstre” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, superiore a 100 milioni di euro
11 novembre 2020 10:40"In questo momento di gravissima crisi è sin troppo facile dare addosso ai rappresentanti istituzionali in campo sanitario. Effettivamente la portata degli avvenimenti (e della figuracce) è tale da assecondare le critiche più viscerali: eppure non vorremmo che in tale furia “iconoclasta” si rischi di buttare il bambino con l’acqua sporca". Così in una nota stampa congiunta di Anna Rotundo FPCGIL Dirigenza Sanitaria AOU Mater Domini e Ivan Potente FPCGIL Dirigenza Sanitaria Area Vasta CZ, KR, VV. "Ci rendiamo conto di essere controcorrente. Eppure siamo d’accordo con il Ministro Speranza: uno scivolone mediatico non annulla trent’anni di carriera. Certamente non è nostro compito difendere la scelta di Zuccatelli piuttosto che di Pincopallo - proseguono - e come la stessa si sia determinata. Il gestore politico ha per mandato democratico anche questa funzione e deve assumersene le responsabilità".
"Ciò che vogliamo invece affrontare è il tema di quanto fatto dallo stesso Zuccatelli, - si legge ancora - consapevoli anche degli errori, in questo anno di presenza in Calabria. Infatti, pur non condividendo alcune scelte effettuate come ad esempio quelle legate alla Breast Unit o la scarsa attenzione sulla “disinvoltura” su come, alcuni istituti contrattuali quali ex art. 22, vengono applicati al Pugliese-Ciaccio , Zuccatelli ha fatto emergere problemi mai risolti nella sanità catanzarese. In base a quanto drammaticamente dichiarato dal Generale Cotticelli alla trasmissione “Non è l’arena” è stato Zuccatelli a far emergere il grave problema del debito “monstre” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, superiore a 100 milioni di euro, che trascina nel baratro non solo l’azienda stessa ma anche l’intera sanità calabrese. Al di là di fantasiose teorie complottiste, tale vicenda è una nota di merito per Zuccatelli, posto che tale debito, per come ammesso sempre dal Generale Cotticelli, risale alle gestioni precedenti a quella di Zuccatelli. L’emersione di un debito così importante, trascinantesi dal 2014 e che nessuno prima aveva mai fatto emergere, è un significativo atto di trasparenza, tanto che lo stesso Cotticelli dichiara di aver dato mandato alla Guardia di Finanza di indagare in merito. Zuccatelli è stato, inoltre, storicamente e stoicamente, il primo ad aver adottato un atto di organizzazione aziendale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini".
"Ovviamente alcune scelte contenute nell’atto potranno essere discutibili, ma anche questo è un netto segnale di discontinuità con il passato. Analogo atto di riorganizzazione è stato adottato per l’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio. Inoltre, non dimentichiamolo, - ribadiscono - le due Aziende ospedaliere gestite da Zuccatelli sono state, da sole, in prima linea nell’emergenza Covid Calabria. E’ sin troppo chiaro che sull’emergenza Covid non è esistita, infatti, nessuna cabina di regia a livello regionale, né negli uffici del Commissario alla sanità, né in quelli del Dipartimento. Si è evidenziato, urbi et orbi, dalle candide ammissioni di Cotticelli, ribadite nel corso della trasmissione di Giletti, che le aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria sono state abbandonate a loro stesse. Proprio tale solitudine istituzionale rende merito di quanto fatto da Zuccatelli e dalle due aziende ospedaliere catanzaresi nell’ambito dell’emergenza Covid, evidenziando la capacità del manager “nell’inventarsi” soluzioni organizzative al fine di reperire i posti letto e le risorse necessarie a fronteggiare l’evolversi dell’epidemia".
"Tutto questo nonostante il contesto istituzionale calabrese sia quello che viene tristemente rappresentato in questi giorni. Ci pare quindi evidente che Zuccatelli, seppur con pregi e difetti che accompagnano qualunque essere umano, abbia esperienza e qualità gestionali tali da realizzare un percorso innovativo in Calabria. Pertanto vorremmo giudicarlo in base a ciò che farà. Slogan del tipo “La Calabria ai calabresi” hanno purtroppo il sapore di battaglie di retroguardia tese a legittimare, in chiave popolare, i soliti noti che, da tempo immemore e con risultati evidenti, devastano la sanità regionale. La Calabria ha il diritto di essere governata dai calabresi; tuttavia i calabresi devono esprimere una classe dirigente all’altezza - concludono Rotundo e Potente - e soprattutto in netta discontinuità con il triste passato, “topini docet”. Senza una selezione accurata di personaggi all’altezza del ruolo, che pure ci sono, in Calabria, il commissariamento diventerà per noi come un ergastolo: fine pena mai!".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736