di PAOLO CRISTOFARO
E' arrivata alcuni giorni fa, da fonti ufficiali, la notizia relativa all'esaurimento dei fondi regionali che coprono le spese per il mantenimento in attività del centro diurno per i disabili di Squillace Lido, gestito dalla Fondazione "Città Solidale" Onlus, di Padre Piero Puglisi, già sacerdote della parrocchia di San Nicola Vescovo. Così, probabilmente, dal 21 dicembre il centro potrebbe chiudere i battenti, non soltanto per la pausa natalizia, ma a tempo indefinito.
I frequentatori abituali del centro sono circa 20 e, quindi, altrettante sono le famiglie preoccupate per questo stop, che avrebbero anche pensato di effettuare una colletta per mantenere operativo il servizio. Il luogo d'incontro e assistenza, infatti, stando a quanto dichiarato dai parenti dei disabili accolti nella struttura durante la giornata, rappresenta un servizio utile per le persone anche, altrimenti, spesso non avrebbero neanche modo di uscire di casa o di essere coinvolti in attività sociali.
La struttura, infatti, organizza momenti d'incontro, di svago, musicali, teatrali, di dibattito e di gioco, oltre ai servizi di assistenza base chiaramente indispensabili. Le famiglie dei frequentatori del centro, saputa la notizia della possibile chiusura, hanno scritto insieme alla dirigente del Dipartimento "Sviluppo economico, lavoro, formazione e politiche sociali", Rosalba Barone, e al sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, comune capofila del distretto assistenziale 3.
"E' veramente grande il nostro rammarico, perché il Centro è diventato in questi due anni un importante punto di riferimento per i nostri familiari e anche per noi", scrivono nella lettera i parenti degli ospiti diversamente-abili della struttura. "Non si tratta solo di essere parcheggiati per alcune ore della giornata, ma di avere la possibilità di stare in un ambiente sereno e familiare, in cui socializzare e svolgere attività utili per potenziare le proprie abilità. Anche per noi familiari è un sollievo poter contare su professionisti competenti e umanamente disponibili che ci aiutano a gestire una vita che non è assolutamente facile", continuano nella missiva.
Ora si attendono aggiornamenti sulla vicenda, alla luce delle istanze delle famiglie e dei provvedimenti che la Fondazione "Città Solidale" deciderà di adottare, eventualmente, per sbloccare la situazione.
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