Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Antonello Talerico in riferimento alla nota di Rinascita.
Prendo atto dell’esistenza di un sedicente movimento definito Rinascita di cui non sono noti i componenti, i ruoli e neanche chi scrive (anche della mia persona) per conto di tale entità movimentale.
A me consta la conoscenza di un Gruppo consiliare denominato “Rinascita”, ma non conoscevo dell’esistenza di un movimento omonimo.
Del resto, chi non mette il proprio nome già si commenta e si qualifica da solo, anche sul piano politico.
Questo movimento “rinascente” si stupisce che un componente della maggioranza possa esprimere una propria valutazione politica sulla necessità o meno di sollecitare un rimpasto nell’esecutivo di cui fa parte.
Magari questi anonimi componenti del movimento (che ripeto non so chi siano) che parlano di coerenza dovrebbero tacere poiché se questo movimento c.d. Rinascita è collegato alla Lista Rinascita (ed alla debacle delle scorse elezioni comunali) dovremmo ricordargli che hanno stretto accordi e camminano a braccetto con gente di estrema destra, di estrema sinistra, di centro e tanti altri, pur di far numero.
Anzi aggiungo che qualcuno di costoro magari sarà uscito dal Pd poiché non aveva spazio, qualcun altro addirittura aveva pure costituito il gruppo consiliare di Azione (senza rispettare le regole di partito), salvo poi doverlo ritirare, altri appartengono all’area politica che fa capo ai Guerriero, altri in passato erano con Nicola fiorita, altri ancora addirittura sono tesserati Forza Italia o di Fratelli d’Italia, ma si ritrovano comunque bene in questa “Rinascita” spensierata.
Questo Movimento anziché banalizzare la politica, dovrebbe iniziare a fare politica e meno conferenze o note stampa dove si enfatizzano circostanze che veri politici manco si sognerebbero di parlarne a casa o al bar, in ragione del ruolo politico-amministrativo marginale, da qui la necessità di innescare (finti) scoop.
Questo sedicente movimento si preoccupa di cosa pensano gli altri Partiti o soggetti politici anziché tentare loro stessi di fare una analisi, innanzitutto sulla propria ragion di esistere nel panorama politico locale.
Ma questi anonimi “sottoscrittori” sono ossessionati ancora dagli accordi, tanto da definirli sottotraccia (a cui probabilmente avevano fatto ricorso loro per tentare di governare la Città), insinuando anche le origini temporali e circostanziali e gridando al tradimento degli elettori e della battaglia identitaria falsamente condotta in campagna elettorale.
Ai cittadini di Catanzaro interessa la risoluzione delle tante criticità, che certamente non possono essere risolte in pochi mesi, i bilanci si fanno a fine mandato e non ad ogni consiglio comunale, dove parte della opposizione (magari scopriamo che c’è qualcuno che fa parte anche del sedicente movimento Rinascita) predilige lo scontro ed il voto contrario a prescindere.
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