Taverna e Napoli legate dal filo della cultura: in arrivo un finanziamento di 70mila euro

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Sebastiano Tarantino e Giuseppe Valentino
  22 aprile 2020 10:57

di CARMINE MUSTARI

 Un finanziamento di 70mila euro destinato al comune di Taverna, erogato dal Dipartimento Istruzione e Attività Culturali Settore 3 - cultura, musei. Biblioteche, archivi, minoranze Linguistiche, contribuirà alla definizione del progetto mostra idealizzato dal Museo Civico di Taverna e dall’amministrazione comunale.

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Titolo della prossima mostra: “La commedia della vita nella Napoli del Settecento. Tradizioni figurative meridionali nel secolo dei lumi”. Il finanziamento giunge a Taverna in seguito al decreto  con oggetto "La selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell'attuale offerta culturale". Ogni progetto finanziato ha lo scopo di raggiungere i seguenti obiettivi.  Valorizzazione del sistema dei beni culturali e ambientali; Rafforzamento del sistema museale; Valorizzazione del patrimonio demo-etno-antropologico e della cultura immateriale.

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Soddisfazione da parte del primo cittadino Sebastiano Tarantino per l’ottenimento del finanziamento: "Registriamo un altro successo che contribuirà ad un arricchimento del nostro borgo, ma a monte va anche detto che molto merito va al progetto, frutto dell’operato delle nostre intelligenze professionali all’interno dei nostri dipendenti, e come non citare lo stesso Giuseppe Valentino direttore del Museo Civico". 

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Lo stesso Tarantino poi sottolinea come funzioni inoltre la fattiva collaborazione tra l’Orientale di Napoli che in sinergia con l’amministrazione continua a produrre i suoi risultati sotto il profilo culturale e scientifico. Infatti, il progetto in se stesso è un proseguo della collaborazione tra le due istituzioni, che ha prodotto una serie di iniziative recenti  con le mostre congiunte sulla scuola pittorica napoletana, sui paralleli artistici tra il più noto pittore calabrese, ovvero Mattia Preti, posto a confronto con i pittori del 600 partenopeo. "

Appena queste emergenza sarà solo un brutto ricordo – conclude Tarantino – la macchina organizzativa del comune e quella dell’Orientale di Napoli avvierà il processo di definizione del progetto, un segnale di speranza e ripresa che vogliamo sia di buon auspicio per il futuro di tutte le attività culturali". 

Le collaborazioni che vedono il comune di Taverna e la facoltà Orientale di Napoli hanno comunque un regresso e un inizio già rodato con l’allestimento dell’ultima mostra confronto tra il Mattia Preti e il  trionfo pittorico della scuola napoletana, fu, infatti, “Forme  Magnifiche e gran pieghe  de’ panni, modelli e riflessi della maniera di Mattia Preti a Napoli”

Il titolo non  casuale ma scientifico e volutamente dedicato al maestro detto anche “Cavalier Calabrese”, non a caso riconosciuto come il più grande pittore di sempre della nostra regione. Un tributo all’illustre pittore che ha influenzato ed è stato influenzato dai più celebri pittori di un periodo florido dell’arte barocca è un accostamento anche di profondi valori, come il rispetto per altri artisti, senza invidie e gelosie, anzi con profonda ammirazione, il Preti ha reso onore ad artisti di fama indiscutibile come il Caravaggio e il Guercino.

Forse nemmeno un confronto, ma in realtà una vera e propria ricerca su quelli che erano i temi del periodo, tra sacro e  mitologico: dalle tele e dai disegni emerge un chiaro riferimento alla cristianità e il tema sacro è quello che va per la maggiore.  Giuseppe Valentino direttore del Museo Civico di Taverna congiuntamente a Giuseppe Porzio e Riccardo Naldi del dipartimento di Scienze Umane e Sociali  dell’Università Orientale di Napoli, furono i fautori di una collaborazione ed  hanno tracciato volutamente o meno una nuova strada, ovvero la collaborazione tra  i due enti. Un ampio orizzonte comunque si apre tra Taverna e Napoli.  

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