Tra i suggestivi angoli del centro storico di Catanzaro, abbandono e incuria finiscono negli scatti del photowalking di CulturAttiva

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images Tra i suggestivi angoli del centro storico di Catanzaro, abbandono e incuria finiscono negli scatti del photowalking di CulturAttiva
Il photowalking di CulturAttiva iniziato in Villa Margherita

La volontà dell'associazione di denunciare l'incuria degli antichi quartieri della città

  07 dicembre 2019 15:48

di GIORGIA RIZZO

Sono luoghi pieni di bellezza e di memoria, gli antichi quartieri del centro storico di Catanzaro. Zone, però, lasciate spesso all’incuria, non valorizzate, in cui si cammina non senza un velo di amarezza. 

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Questa mattina l’associazione CulturAttiva, guidata da Angela Rubino, ha voluto mettere in luce le contraddizioni del nostro territorio attraverso il “Photowalking” , una passeggiata per le antiche vie della città finalizzata a immortalarne, con scatti fotografici, bellezze e brutture.  

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Il tutto nel più ampio progetto “Prospettive urbane”, che ha in programma tour guidati, eventi espositivi  e un resoconto conclusivo. Coinvolte anche altre realtà cittadine come il Rizzi’s, l'hamburgheria di Marco Rizzitano, che ospiterà la mostra fotografica con gli scatti del photowalking, la Cooperativa Atlandide, presieduta dalla professoressa Roberta Giuditta e con direttore artistico Francesco Panaro, e il pub Corto Maltese, che ha da poco riaperto i battenti. 

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Un’azione di denuncia, quella di Culturattiva, che prende atto della situazione di disinteresse da parte delle istituzioni, della politica, ma anche degli stessi cittadini, che non si rendono protagonisti di un’azione collettiva di cambiamento e che anzi sembrano ancora di più deturpare gli spazi comuni. 

Durante il tour, iniziato nella villa comunale passando per gli antichi quartieri della Grecìa, dell’antica Giudecca, di S. Maria del Mezzogiorno e concluso alla chiesa del Monte, i fotografi di CulturAttiva hanno immortalato i segni visibili di questo abbandono: come il vecchio laghetto di Villa Margherita, ora prosciugato e con una ringhiera divelta dal maltempo, la scala Liberty un tempo all’uscita del Cinema Masciari adesso transennata, un arco pericolante e un cumulo di spazzatura all’interno di un cancello privato vicino la chiesa del Carmine. 

Un primo passo verso una presa di coscienza e un’azione dal basso che ridia luce, a partire dai flash fotografici, alla città.

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