Vaccini. Spirlì: "Calabria ultima? Ritardi per le nomine nelle aziende"

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Nino Spirlì
  19 gennaio 2021 12:57

"La Calabria rimane ultima nelle somministrazioni dei vaccini perché ha necessità di recuperare dal momento che, quando sono arrivati le prime dosi il Governo contemporaneamente chiedeva al Commissario ad acta per la sanità e al presidente della Regione, che comunque doveva dare una sorta d'intesa, di cambiare tutti i direttori generali di Aziende ospedaliere e sanitarie. Posso dire, però, che nonostante non sia bella la maglia nera con quello che sta succedendo in questo momento con Pfizer che non solo garantisce i tempi ma addirittura adesso non garantisce neanche le quantità, essere riusciti a tenere qualche fiala in più, ci sta tornando anche utile".

Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì rispondendo alle domande dei giornalisti sui ritardi nella somministrazione dei vaccini.

"Adesso infatti - ha aggiunto Spirlì - ci sono delle regioni italiane che stanno avendo grossissimi problemi a riuscire a somministrare la seconda dose. Allora: a questo punto devo dire che, nella sciagura, la Calabria ancora una volta è stata benedetta da Dio perché quantomeno copriremo totalmente quelli che hanno avuto la prima dose e che avranno sicuramente il richiamo. Speriamo che, nelle prossime settimane, con dosi ridotte perché ci hanno detto che delle 13 mila che aspettavamo ce ne manderanno probabilmente solo 8 mila non so nemmeno quando, spero in queste ore, cominceremo a somministrare la prima dose mettendo da parte, per lo stesso soggetto, quella del richiamo. Il rischio potrebbe essere, infatti, non riuscire a coprire il richiamo".

"A me quello che dicono gli altri poco importa, a me interessa sapere quello che dobbiamo stabilire precisamente tutti insieme nelle sedi opportune". Così il presidente Spirlì ha risposto ad una domanda sulla proposta avanzata dal neo assessore alla Salute della Lombardia, Letizia Moratti, di distribuire i vaccini in base al Pil delle Regioni. "C'è questa continua polemica - ha aggiunto Spirlì - che si cerca di alimentare tra il Nord e il Sud, l'Est con l'Ovest, il Sud con il Sud, in una continua guerra tra poveri. Io dico solo che quello che stiamo facendo ha fatto capire a tutta l'Italia quanto questa Calabria sia forte, combattiva e pronta a non mollare a nessuno, men che meno ai polemici di turno, il controllo della situazione. L'importante è cosa facciamo noi in casa nostra. Poi chi sbaglia in casa propria si assume le responsabilità".

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