2 Giugno, la senatrice Bianca Laura Granato: "Ecco perché non ho partecipato ai festeggiamenti"

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La senatrice Biancalaura Granato

  02 giugno 2021 13:05

La senatrice di “L’Alternativa c’è” Bianca Laura Granato, per la prima volta da quando riveste il ruolo di parlamentare calabrese, ha deciso di non partecipare ai festeggiamenti in programma il 2 giugno, svolti in piazza Matteotti a Catanzaro, sottolineando che “è del tutto inutile partecipare a vuote passerelle di gente finta inseguita dai paparazzi locali”.

“Oggi – scrive in un post su facebook – si festeggia il 75esimo anniversario  del primo Referendum a suffragio universale, attraverso cui il popolo italiano ha deciso di autodeterminarsi attraverso una nuova forma di governo, la Repubblica. Quindi in teoria si festeggia l’articolo 1 della Costituzione, quello più calpestato, nel punto in cui recita che la sovranità appartiene al popolo”.

“Ma a chi difende strenuamente questo principio sacrosanto contenuto nella nostra Costituzione oggi viene sprezzantemente appioppato il dispregiativo di ‘sovranista’ – scrive ancora -  aggettivo sostantivato che, nelle intenzioni dei manipolatori semantici eurocentrici, viene collegato ad una sorta di degenerazione destrorsa del nazionalismo”.

“Cercano di far passare per atto di egoismo il diritto/dovere dei cittadini di voler partecipare e contare nell’indirizzare le politiche del proprio Paese, non affidandosi ad organismi sovranazionali legati al mondo economico e finanziario – continua ancora Bianca Laura Granato -. Il principio di sovranità si ricollega al principio di autodeterminazione dei popoli che si è affermato dopo i conflitti mondiali e che dopo la seconda guerra mondiale ha acquisito anche una netta connotazione anti totalitaria e anti fascista”.

 “Oggi per la prima volta ho deciso di non partecipare alla parata in piazza Matteotti organizzata dal Prefetto di Catanzaro, dove sfileranno tutti gli indecenti amministratori locali, regionali e comunali, ma anche senatori e deputati che sostengono l’oligarchia tecnocratica che ha spazzato via questo principio, che oggi si festeggia, che è a fondamento della nascita della nostra Repubblica”.

 


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