di CARMINE MUSTARI
Domani una giornata dedicata ai caduti sul lavoro. Ad organizzare la manifestazione è l’Amministrazione di Taverna per ricordare una delle tragedie più gravi per la cittadina, ci riferiamo alle 8 vittime totali, 6 di Taverna e 2 di Albi, tragedia consumatasi nel lontano 1954 e come ogni anno sarà celebrata la cerimonia di commemorazione per le vittime sul posto di lavoro, ad organizzarla l’amministrazione comunale di Taverna con la collaborazione della comunità parrocchiale di Taverna.
La manifestazione viene celebrata da qualche anno grazie all’iniziativa del sodalizio culturale oramai dismesso “Taberna radici ed oltre” promotore tra l’altro dell’edificazione del monumento dedicato ai caduti sul lavoro, iniziativa partita in seguito all’idea di ricordare la tragedia del Lago Ampollino quando nel 1954 otto operai persero la vita precipitando con un camion nelle acque gelide e profonde.
Da quella tragedia la necessità di ricordare le vittime con un monumento a loro dedicato, e fu che si pensò di raccogliere dei fondi, molti cittadini fecero delle offerte, anche alcuni che erano residenti in altre regioni, infatti, si registrò la collaborazione di un’associazione di calabresi presente a Monza, si tratta del sodalizio “Mediterranea Magna Grecia” tramite il presidente Salvatore Veraldi tavernese di origine che sapendo dell’iniziativa non mancò di offrire il proprio contributo. Furono raccolti dei fondi e così il monumento ai caduti sul lavoro venne inaugurato, successivamente si decise di istituire una giornata tutta dedicata alle vittime sul lavoro e non solo quelle del Lago Ampollino.
Da tempo oramai a manifestazione a cadenza annuale si svolge a Taverna in collaborazione tra i due enti, ed il programma della giornata prevede la benedizione delle tombe nel cimitero cittadino dalle ore 10, Alle 12 si procederà con la deposizione di una corona in suffragio a ridosso della stelle che ricorda il luogo della tragedia e in chiusura pomeriggio alle 17,30 la celebrazione di una Santa Messa in suffragio delle vittime. Salvatore Luigi Godino, Luigi Barberio, Luigi Pullano, Rosario Palermo, Carmine Pullano, Luigi Godino, tutti di Taverna, Giovanni Siniscalchi e Carmine Nania di Albi.
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