Dal segretario regionale Il segretario regionale di “Cittadinanza attiva”, Giuseppe Corrado, in occasione della giornata dell’8 marzo riceviamo e pubblichiamo volentieri la nota di cui vi propiniamo attenta lettura e, quanto più possibile, profonde riflessioni. 8 marzo la giornata delle donne non passi inutilmente come una giornata per far festa. E’ una giornata da intendere come il riconoscimento del ruolo, insostituibile in una società moderna e civile, delle donne.
di Giuseppe Corrado
“L’impegno a sostenere, promuovere e favorire la parità di genere e ad allargare il perimetro dei diritti delle donne è radicato nella mission di Cittadinanzattiva laddove si afferma che la stessa “interviene a sostegno di chiunque si trovi in una situazione di soggezione, sofferenza ed alienazioni imputabile a responsabilità individuali, sociali, organizzative, istituzionali o culturali”.
Il nostro impegno a sostegno delle donne è dunque un impegno a superare le disuguaglianze che le stesse affrontano in ambito lavorativo, economico, sociale e culturale, e volto a favorire l’emancipazione. Lo facciamo attraverso iniziative specifiche e campagne di informazione e comunicazione, per citarne alcune che abbiamo promosso nell’ultimo periodo: Cuore in farmacia, dedicato alla valutazione e prevenzione del rischio cardiologico nelle donne; Il Costo della bellezza, campagna promossa in collaborazione con Dove per tutelare le giovani (ma anche i giovani) adolescenti dai messaggi veicolati attraverso i social media che mostrano modelli di bellezza irrealisticamente perfetti; e ancora attraverso I Care, un percorso per sostenere il diritto alla prevenzione e alla salute nelle donne detenute, a partire dal carcere di Rebibbia. Non da ultimo con un'importante campagna per la promozione dell’emancipazione femminile che sarà resa pubblica nelle prossime settimane e che abbiamo lanciato più di un anno fa con un evento dedicato alla sindrome dell’impostore dall’evocativo titolo “Te lo sei meritato!”.
Lo facciamo sollecitando l’impegno delle istituzioni affinché siano rimossi alcuni importanti ostacoli alla parità di genere e alla piena realizzazione delle donne: ci riferiamo ad esempio alla necessità di incrementare i posti negli asili nido pubblici, che nel nostro Paese sono ben lontani dall’obiettivo fissato dalla Ue per il 2030 del 45% rispetto alla fascia 0-3 anni, e soprattutto rispetto ai quali troppo evidenti sono i divari territoriali nell’offerta, in particolare al Sud. E ancora al sostegno di chi si prende cura di familiari malati, disabili o anziani non autosufficienti, i cosiddetti caregiver che nell’80% sono donne costrette spesso a rinunciare al lavoro, allo studio o alla propria vita privata: sollecitiamo su questo l’approvazione di una legge nazionale che tuteli la figura del caregiver in maniera equa ed inclusiva, così come la messa a terra di una legge, quella relativa alla riforma dell’assistenza per gli anziani non autosufficienti, che senza risorse ben poco può fare.
In questa Giornata, ci piace anche ricordare un dato spesso poco ricordato, ossia che la partecipazione femminile al mondo del terzo settore è molto importante: sono quasi 2 milioni le volontarie e circa 700mila (su 850mila) le lavoratrici. Rilevante in questo settore, a differenza di molti altri ambiti lavorativi, anche la presenza ai vertici di donne.”
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