A breve l'uscita del nuovo libro di Maria Primerano "Buon Natale Puccini - Giacomo Puccini lo sciupafemmine cicalata"

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images A breve l'uscita del nuovo libro di Maria Primerano "Buon Natale Puccini - Giacomo Puccini lo sciupafemmine cicalata"
Maria Primerano
  12 novembre 2024 16:51

Uscirà il 29 novembre l’ultimo libro della scrittrice catanzarese Maria Primerano, e sarà dedicato a Giacomo Puccini, nel 100 esimo anniversario della morte, avvenuta a Bruxelles proprio il 29 novembre, nel  1924. Un omaggio al Maestro lucchese, nono testo della scrittrice, cardiologa, pianista.
Un libro accattivante già dal titolo Buon Natale Puccini - Giacomo Puccini lo sciupafemmine cicalata, Helicon Edizioni, in cui l'autrice, come dichiara lei stessa, ha messo il naso nelle faccende intime e private del compositore che già la “buca” col suo sguardo seduttore. 
Ma ecco cosa si legge nella sinossi:

"Caro Illica,
(ci) si preoccupa troppo
di ciò che diranno i minchioni..." 
Giacomo Puccini

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"Dongiovanni tenero e appassionato, divertente, ribelle, focoso, boccaccesco, piccante, osceno, il Maestro, celebre tombeur de femmes, spunta fra le nebbie e i chiaroscuri della palude di Torre del Lago abbattendo le sue prede femminili con la stessa facilità con cui caccia le folaghe.

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Un fatalone, ma un po’ anche babbasùn’, che rimane invischiato, pure pesantemente, nelle sue vicende sentimentali. Che non sempre son rose e fiori, baci, dolci sorrisi e languide carezze, ma anche ombrellate, piatti rotti, ferite sul capo di oggetti contundenti che dovranno passare per graffi di rovo. Un romanzo esuberante e bizzarro questo, ove Giacomo Puccini è raccontato, ai cento anni dalla morte, da Antilisca, un animale straordinario che nel suo immaginario abitava le terre intorno a Torre del Lago.

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Ne viene fuori una narrazione raffinata e di- vertente da parte di detta creatura che, a furia di frequentare il Maestro, di lui aveva conosciuto vita, morte e miracoli e finito per comporre pure opere in musica e in poesia. Una cicalata, per usare un termine amato dal Puccini, tra il vero e il fantastico, con larghe aperture al bizzarro e al surreale, in cui l’Autrice compie un cammino narrativo caratterizza- to da forte ironia e lucida follia”.

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