A Catanzaro contrada Guglia sempre allagata, il disagio dei residenti: "27 rotture in un anno"

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  24 novembre 2025 18:57

In Contrada Guglia, nell'area sud di Catanzaro, l’acqua potabile continua a scorrere dove non dovrebbe: lungo l’asfalto, nelle cunette, sui terreni adiacenti. La condotta idrica principale, si rompe ormai con una frequenza tale da essere diventata un caso emblematico di cattiva gestione e di spreco di risorse.
Secondo quanto raccolto dai residenti e da chi si è fatto portavoce, Pasquale Magro, che da residente vive quotidianamente questi disagi insieme agli altri abitanti della zona e chiede un intervento serio e definitivo,
"nel solo tratto di circa un chilometro di strada si sarebbe arrivati alla 27ª rottura dall’inizio dell’anno".
Un numero impressionante, soprattutto se si considera che si tratta sempre dello stesso tronco di rete e, in molti casi, delle stesse identiche porzioni di condotta.
Riparazioni fotocopia e guasti sempre negli stessi punti
Le rotture si verificano sempre sulla condotta principale: non si tratta quindi di piccoli allacci o derivazioni secondarie, ma della “spina dorsale” che dovrebbe garantire il servizio idrico alla zona.
Emblematico il caso di un punto in particolare, già riparato due volte e nuovamente interessato da una rottura. Ogni volta lo stesso copione: perdita importante, strada allagata, intervento d’urgenza, scavi, ripristino provvisorio dell’asfalto. Poi, dopo qualche settimana o addirittura pochi giorni, un nuovo cedimento.
Tra i cittadini prevale ormai lo scetticismo: c’è chi parla apertamente di «riparazioni fatte alla buona», chi dubita della qualità dei materiali utilizzati, chi teme che alla base ci siano errori strutturali nella posa o nella progettazione della condotta. Quello che è certo è che, al di là delle cause tecniche, il risultato è sempre lo stesso: acqua sprecata e disagi continui.
 
Disagi per i residenti e rischio per la sicurezza stradale
 
Le conseguenze non sono soltanto un problema “tecnico”. Ogni rottura comporta:
Spreco di acqua potabile, risorsa sempre più preziosa, che finisce sull’asfalto e nei fossi;
Disservizi per le utenze, con cali di pressione e possibili interruzioni dell’erogazione;
Danneggiamento del manto stradale, continuamente rattoppato dopo gli scavi;
Pericoli per la circolazione, soprattutto per motocicli e auto, costretti a transitare su tratti sconnessi, talvolta fangosi o scivolosi a causa dell’acqua fuoriuscita.
Per chi vive e lavora in Contrada Guglia, questa situazione è diventata una quotidianità inaccettabile. Le riparazioni, anziché risolvere il problema, sembrano spesso limitarsi a “tirare avanti” fino al prossimo guasto.
 
Domande inevase e richiesta di un intervento definitivo
 
I residenti si domandano:
Perché, a fronte di un numero così elevato di rotture in un tratto così limitato, non sia stato ancora programmato un intervento strutturale sulla condotta?
Per quale motivo le riparazioni continuino a concentrarsi sempre sugli stessi punti, senza un’analisi complessiva del tratto interessato?
Chi controlla la qualità dei lavori eseguiti e dei materiali impiegati?
L’appello è rivolto al Comune di Catanzaro e all’ente gestore del servizio idrico, affinché si passi finalmente da una logica di emergenza continua a un piano di intervento serio e definitivo, che preveda – se necessario – la sostituzione integrale del tratto di condotta maggiormente critico, o quantomeno una verifica tecnica approfondita dell’intero sistema.
 
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Una questione di decoro, sicurezza e rispetto per i cittadini
 
Quella di Contrada Guglia non è soltanto una vicenda tecnica: è una questione di dignità e rispetto per chi abita la zona, paga le bollette e ha diritto a un servizio efficiente. Vedere l’acqua potabile disperdersi per l’ennesima volta sull’asfalto, davanti a una condotta “nuova” che fa acqua da tutte le parti, è per molti una situazione vergognosa.
Dopo 27 rotture in un anno su un solo chilometro, non bastano più i rattoppi: i cittadini chiedono risposte, trasparenza e un intervento risolutivo, perché l’acqua torni a scorrere solo dove deve: nei rubinetti delle loro case, e non lungo le strade di campagna.
 
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