"Fabrizio de André. Cantautore, poeta, vate", questo il titolo dell'iniziativa organizzata dall'associazione Consolidal e curato dal professore Massimiliano Lepera.
09 dicembre 2021 23:03di DOMENICO ROTELLA
Musica e poesia nella serata culturale organizzata dall'associazione Consolidal di Catanzaro, e che ha per protagonista il cantautore italiano Fabrizio de Andrè. L'iniziativa, dal titolo "Fabrizio de André. Cantautore, poeta, vate", ha avuto luogo all'interno della IV Rassegna "Parole, Voci e Suoni di Calabria", presso la biblioteca comunale Filippo De Nobili e promossa oltre che da Consolidal, che da anni è attiva nel sociale e nel campo culturale, anche dall'Assessorato alla Cultura Città di Catanzaro con il contributo della Libreria Punto e a Capo di Catazaro.
A curare l'evento il professore Massimiliano Lepera, con i saluti di Antonio Nania, vice-presidente nazionale Consolidal, e Marco Polimeni, presidente del consiglio comunale, e Maurizio Ceravolo in qualità di moderatore. "Potrebbe sembrare strano, ma non lo è, che un'Associazione di Promozione Sociale, qual è la Consolidal, dedichi la propria attenzione ad un cantautore, sia pure famoso" ha detto Antonio Nania "ma che è fortemente caratterizzato da una grande tensione sociale che lo porta a guardare con interesse gli ultimi", di fatto i protagonisti delle sue opere sono spesso gli emarginati, chi vive hai confini della società e non è ben accetto dalla stessa.
Il professore Lepera ha saputo mostrare la vita del cantautore con naturalezza e leggerezza, cercando di capire capire fino in fondo i magnifici testi delle sue canzoni che venivano eseguite dal professore stesso. "Gli influssi che De André subisce sono molteplici" spiega Massimiliano, durante la sua carriera Faber ha attinto da diverse fonti l'ispirazione per le sue canzoni, basti pensare alla celeberrima "Canzone dell'amore perduto" dove la musica è tratta da un'opera del compositore del '700 Georg Philipp Telemann.
Sono state molte le canzoni interpretate durante la serata. Si è iniziato con "La guerra di Piero" per poi passare a "La canzone di Marinella" e molte altre ancore, tutte opere che sono rimaste da anni nel cuore del pubblico e che anche in questa occasione hanno scaldato gli animi dei partecipanti. Seguiva la performance una spiegazione dettagliata del brano, per analizzare i temi della canzone nonché qualche retroscena interessante sulla stessa.
Un evento molto interessante e stimolante, parlare di De André vuol dire parlare di religione, povertà, amore, morte, musica e poesia che si fondono, grazie all'arte di uno dei più grandi protagonisti della scena musicale italiana di tutti i tempo, che ha innovato, ha rivoluzionato il cantautorato italiano e lo sta continuando a fare anche a distanza di anni dalla sua prematura scomparsa.
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