di GAETANO MARCO GIAIMO
La sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro ha vissuto oggi una lunga e densa giornata all'insegna della transizione digitale e di quella che si può definire una vera e propria nuova "rivoluzione industriale": ha avuto infatti luogo il convegno dal titolo "Intelligenza artificiale, burocrazia e lavoro nei comuni digitali della Calabria tra prospettive di sviluppo e criticità". Organizzata da Fedir Segretari e Camera di Commercio Cz-Kr-Vv, in collaborazione con Università Magna Graecia, la giornata di studi e confronti ha visto alternarsi diversi esperti, rappresentanti delle istituzioni locali, personalità accademiche e membri della PA in una serie di interventi mirati a diffondere la cultura dell'uso consapevole dell'IA all'interno degli uffici pubblici. In sala erano presenti imprenditori, funzionari ed esperti da ogni parte d'Italia: Genova, Perugia, Bologna, Milano, sono solo alcuni dei luoghi dai quali erano giunti i membri dell'uditorio arrivati nel capoluogo da fuori regione, ai quali si sono aggiunti anche i numerosi collegati in diretta streaming su YouTube.
Ad aprire la sessione mattutina, il Segretario comunale di Catanzaro, nonché organizzatore dell'evento, Pierpaolo Valenti Gigliotti, che ha sottolineato l'importanza del tema trattato e del cartello di relatori presenti, oltre a portare i saluti del Sottosegretario al Ministero degli Interni, on. Wanda Ferro, del Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e del Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Pietro Falbo, impossibilitati a prendere parte alla manifestazione per impegni istituzionali. La parola è passata poi al Prefetto del capoluogo, Castrese De Rosa: "Sono particolarmente legato alla figura del segretario comunale, che ha un ruolo fondamentale soprattutto nei piccoli comuni. Penso che, come cambia il mondo, deve cambiare anche il modo di muoversi del prefetto, per questo vado molto in giro sul territorio: bisogna metterci la faccia per accreditare la nostra autorità. Voi avete un ruolo bellissimo perché toccate tutte le materie, la competenza del segretario comunale è vasta, siete un pilastro sul territorio e noi prefetti ci rivolgiamo spesso a voi. Il tema che si tocca oggi è fondamentale, dall'impiego dell'IA si determinano benefici o problemi, non possiamo fare a meno di questi strumenti perché mancano risorse e personale, serve ad aiutarvi a fare il vostro lavoro sempre meglio". In seguito, è intervenuta Maria Concetta Giardina, segretario nazionale di Fedir Segretari: "Noi segretari, assieme alla prefettura, possiamo essere un'arma importante per il sostegno ai territori. Bisognerebbe togliere i limiti di spesa per il personale e consolidare i contributi perché se un comune resta vacante per un po' di tempo poi non ha più risorse. Come categoria noi riconosciamo senza timori il valore dell'IA, che può migliorare efficienza e organizzazione, ovviamente condividendo la visione su etica e sostenibilità ambientale".
Ha avuto poi avvio il dibattito vero e proprio, aperto sempre da Valenti Gigliotti: "Noi segretari siamo per un'integrazione consapevole, lo spirito critico ci deve aiutare nell'attività quotidiana a fianco di sindaci e autorità locali, dobbiamo essere vicini non solo tra colleghi ma anche avere la capacità di ritagliarci questi momenti d'incontro e di confronto. Oggi si registra un fallimento dello Spid, si vuole passare alla Carta d'Identità Elettronica come strumento di accesso principale ai servizi informatici perché il suo livello di sicurezza sembrerebbe essere l'optimum. Nei piccoli comuni il tempo non c'è, i dipendenti e i soldi sono pochi e dobbiamo scontare tutte le conseguenze nefaste di una disciplina sulla capacità assunzionale che va rivista: non è accettabile che io abbia i soldi e non possa assumere personale tale da portare innovazione nei piccoli enti, bisogna trovare una soluzione che dobbiamo avere la capacità e la forza di individuare ed elaborare insieme perché quella per il personale non è una spesa corrente, è un investimento. Dobbiamo assumere ragazzi che ci portino innovazione e rapidità". Il professor Alberto Scerbo, moderatore della discussione, ha sottolineato l'importanza di unire la ricerca accademica con le esigenze pratiche del territorio, ribadendo l’esigenza di una visione più strategica sulla valorizzazione della figura del segretario comunale, troppo spesso sottovalutata.
Si è poi dato spazio ad alcuni interventi molto tecnici, a partire da quello di Wanda D'Avanzo, professoressa dell'UMG ed esperta in giuridica informatica, soffermatasi sul tema dell'amministrazione digitale, parlando di implicazioni giuridiche e nuovi paradigmi normativi: "Dobbiamo prendere consapevolezza che per attuare la transizione digitale bisogna partire da un'azione culturale, formando personalità nuove con capacità non rigide". La professoressa Marzia Ventura, esperta di organizzazione nella pubblica amministrazione dell'UMG, ha esposto a riguardo di Intelligenza Artificiale a supporto dell'efficienza organizzativa: "La situazione tra innovazione tecnologica e PA ricorda un po' il paradosso di Achille e la tartaruga. L'azione amministrativa è sempre preceduta da una fase di scomposizione analitica del reale, un rallentamento paradossale fino all'esaurimento, con un eccesso di regolamentazione che impedisce agli attori organizzativi di adattarsi al cambiamento, cadendo in una spirale di rigidità e deresponsabilizzazione". In collegamento da remoto, Claudio Forghieri, esperto di trasformazione digitale, ha contribuito a comprendere i casi d'uso dell'IA generativa nella PA: dal prompting per l'efficientamento all'amministrazione algoritmica; sempre in telecollegamento, Raffaele Gareri di Italy Partners ha portato alcuni esempi d'uso dell'IA nella PA con cenni ad esperienze internazionali, mostrando varie applicazioni in ambito di mobilità, monitoraggio buche, turismo, governance, sviluppo sostenibile del territorio e inclusione sociale. Pietro Pollichieni, Ad di Mangrovia, ha poi portato l'esperienza da addetto ai lavori di una software house, spiegando l'uso sicuro e consapevole dell'AI alla luce delle normative europee quali NIS 2 e AI Act, fornendo anche tre esempi di casi d'uso. Le conclusioni sono state affidate a Rocco Reina, professore dell'UMG: "La nuova tecnologia ci viene incontro però c'è distanza con la cittadinanza, questo fa sì che le innovazioni fanno fatica a prendere piede: c'è resistenza al cambiamento perché manca la fiducia, dobbiamo differenziare l'inerzia individuale da quella organizzativa. Bisogna lavorare sulle competenze che permettano di dare un'organizzazione interna che renda l'amministrazione pubblica più forte per il futuro".
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, si è dato il via ai lavori della seconda sessione: Luigi Fadda, Segretario generale di Enti locali, ha introdotto le relazioni tecniche dei vari ospiti, che hanno tutti contribuito in via telematica. Franco Sciarretta, dell'Università "Unitelma Sapienza" di Roma, ha spiegato le applicazioni dell'Intelligenza Artificiale nell'ambito degli appalti pubblici, sottolineando il rapporto che c'è tra procedura automatizzata e decisione automatizzata e i vari regolamenti a riguardo dell'utilizzo dei sistemi di IA all'interno delle gare. Elena Gamberini, dell'Unione Reno Galliera, ha esposto come l'AI negli enti locali può portare a programmazione strategica, portando l'esempio di alcuni corretti casi d'uso della propria zona d'interesse. Andrea Di Giuseppe, parte del Digital Team del Gruppo Andreani, ha parlato dei "digital twin", riproduzioni digitali di oggetti, sistemi o ambienti reali, con modelli 3D e dati in tempo reale, soffermandosi su come si possano utilizzare per monitoraggio e sicurezza e dando una dimostrazione pratica delle loro potenzialità nella gestione delle città e delle comunità del futuro. Simone Chiarelli, libero professionista con 27 anni di pubblica amministrazione alle spalle, ha dato il suo parere sull'informatizzazione e sull'IA al servizio della semplificazione dell'azione amministrativa, evidenziando il problema del digital divide. L'intervento più pratico e, forse, più interessante, oltre ad essere quello conclusivo, è stato di Andrea Tironi, project manager ed esperto di IA: tramite una serie di slide, Tironi ha spiegato ai presenti come utilizzare al meglio diverse interfacce come ChatGPT e Glork, mostrando come ottenere i risultati desiderati per quanto riguarda testi, immagini, ricerche approfondite o sintesi di documenti. La conferenza ha rappresentato un’importante occasione di confronto sull’intelligenza artificiale applicata alla pubblica amministrazione: L’innovazione non può prescindere da una normativa adeguata, dalla formazione del personale e dal coinvolgimento consapevole dei cittadini. Riuscirà l'AI ad essere l'asteroide che elimina il "burosauro"?
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